“Davvero singolare il nuovo corso del ministro Martina: utilizza i soldi delle Regioni per intestarsi un sostegno supplementare ai produttori del settore zootecnìa, senza preoccuparsi nemmeno di ascoltare i produttori. Prima di chiedere ulteriori soldi alle Regioni, che sono già fortemente impegnate a fare da supplenza allo Stato nel sostegno all’agricoltura e alla zootecnìa, il ministro si preoccupi di rispettare gli accordi e di destinare i fondi promessi alla zootecnìa con l’accordo del 16 gennaio 2014 senza chiedere ulteriori impegni a carico dei bilanci delle Regioni”.
Giuseppe Pan, assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, oggi – insieme ai colleghi di Lombardia e Liguria, Giovanni Fava e Stefano Mai – ha disertato il tavolo di concertazione con il ministro Martina come segno di protesta rispetto alla proposta governativa.
“Siamo in una fase di emergenza e l’unica cosa che non serve è quella di procedere a tentoni, come ci ha ormai abituati il ministero per le politiche agricole. La Regione Veneto è pronta a sostenere la zootecnia, a patto però che ci venga data la possibilità di impiegare le risorse del Psr e che non vengano abbandonati i comparti della suinicoltura e dei bovini da carne”.
Pan critica senza mezzi termini le intenzioni del ministro Martina di mettere a carico delle Regioni la decisione di raddoppiare i fondi europei di sostegno al settore zootecnico (sono in arrivo 25 milioni resi disponibili nell’ambito del regolamento Ue n. 1308/2013) e di destinare l’intero importo dell’acquisto a prezzi di mercato corrente di formaggi Dop e Igp che saranno distribuiti gratuitamente agli indigenti.
“Se il ministro avesse ascoltato i produttori – sostiene Pan – avrebbe capito che in questo momento la crisi interessa non solo il settore lattiero-caseario, ma l’intera filiera zootecnica, come hanno evidenziato anche le recenti audizioni effettuate in Consiglio regionale, compreso il settore della carne, in grande difficoltà per effetto dell’andamento del mercato, dei costi di produzione e, da ultimo, degli allarmismi recentemente creati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità circa il consumo della carne e degli insaccati. Per la produzione lattiero-casearia, peraltro, la Regione Veneto ha già previsto un intervento specifico per la promozione dei formaggi”.
Non possiamo accettare una invasione di campo a gamba tesa del ministro – prosegue Pan – che pur a conoscenza dei tagli imposti dal governo ai bilanci delle regioni, del quasi raddoppio dell’importo del cofinanziamento regionale dei PSR per effetto della legge di stabilità 2014, ha deciso di chiedere alle Regioni di cofinanziare una misura di mercato di stretta competenza nazionale”.
La misura di sostegno oggetto delle osservazioni critiche di Pan è il sostegno comunitario per gli Stati membri per azioni a favore del mercato dei prodotti zootecnici (latte bovino, carne suine, ovicaprini), una misura che per l’Italia vale 25 milioni di euro. Il ministro Martina ha comunicato l’intenzione di destinare l’intera quota al sostegno dei prezzi dei formaggi e di autorizzare altri 25 milioni di sostegni supplementari, chiedendo alle Regioni a cofinanziarne l’importo. “Forse che il governo non riesce a trovare nel bilancio dello Stato gli altri 25 milioni per sostenere un settore che, nonostante la crisi, risulta essere uno dei punti di forza dell’economia e dell’export del paese? – conclude Pan – Al ministro Martina chiedo di sintonizzarsi meglio con le esigenze oggettive dei produttori e di non scaricare sulle Regioni la mancanza di volontà politica del governo”.
26 novembre 2015