Continuano le polemiche sulle nomine negli Istituti zooprofilattici italiani. Nella stessa giornata salgono agli onori delle cronache sia l’Izs Caporale di Teramo che l’Izs del Mezzogiorno con sede a Portici. E se nel primo caso sono le mancate nomine della Regione Abruzzo nel consiglio di amministrazione dell’ente la ragione dell’allarme dei consiglieri regionali del Pd, nel secondo è proprio la nomina dell’ex assessore all’agricoltura campano, Vito Amendolara, a direttore generale dell’Istituto del Mezzogiorno, la causa della levata di scudi degli ordini dei veterinari di Campania e Calabria. Motivo? «La direzione dell’Istituto deve essere affidata a persona dotata di esperienze manageriali oltre che di competenze medico veterinarie. Amendolara non è del settore e la sua nomina rischia di portare alla paralisi l’Izs di Portici»
Di paralisi parlano anche i due consiglieri abruzzesi Peppino Di Luca e Claudio Ruffini che accusano la maggioranza in Regione di tergiversare sulle nomine dei due componenti del Cda dell’Izs di Teramo per motivi di tensione interne allo stesso centrodestra. La nuova legge di ruiordino entra in vigore il 12 agosto, il ministero ha già nominato il suo rappresentante, lo stesso ha fatto il Molise coni due di sua competenza: cosa aspetta il governatore Chiodi?
Qui Teramo. Il Pd: «Sull’Izs la maggioranza tergiversa solo per interessi di bottega»
«Un preoccupante tergiversare del governatore Chiodi con una chiara volontà politica di mantenere lo status quo, anteponendo dinamiche interne alla maggioranza rispetto al bene dell’Izs». Queste le parole usate dai due consiglieri regionali del Pd, Peppino Di Luca e Claudio Ruffini, nel tratteggiare la questione delle nomine all’Izs che dall’Emiciclo ancora non arrivano: da qui il loro alzare l’attenzione sul fatto che la seduta di Consiglio regionale in programma per oggi sia l’ultimo treno utile per effettuare le nomine, prima che entri in vigore la nuova legge regionale di riordino ed a fronte del fatto che non ci saranno, dopo quella odierna, altre sedute spendibili considerato lo stand by estivo.
«Un ristagnare che – è la sottolineatura di Di Luca – dà la misura di quanto siamo messi male rispetto al Molise che, ancora una volta è evidente di come sia sempre avanti rispetto all’Abruzzo. Dopo molte sollecitazioni le nomine sono state portate in Consiglio ma non si procede, Chiodi trova scuse e rimanda, a dispetto del bando che è stato fatto e dei curricula che sono arrivati sul tavolo. Antepone gli interessi di bottega a quelli dell’Izs sapendo benissimo che fino al 12 agosto, giorno in cui entrerà in vigore la nuova legge regionale di riordino, si è nella condizione di procedere a nomine perfettamente valide. E questo nella consapevolezza che l’Istituto, senza le nomine che disegnino una governance stabile visto che dureranno quattro anni, non può avere il riconoscimento di struttura di eccellenza. Considerato che il Ministero ha nominato il suo rappresentante e così ha fatto il Molise, quello di questa maggioranza è un ritardo colpevole». Evidente, è la sottolineatura dei due consiglieri, «la volontà di rimandare all’ultimo giorno utile (se si considera che da oggi il Consiglio sarà in pausa estiva e non ci saranno fino al 12 altre convocazioni), così come la non volontà di procedere con le nomine è stata molto chiara quando, nella seduta di martedì, visto che l’argomento era all’ultimo punto all’ordine del giorno, all’opposizione che chiedeva un’inversione dei punti nella discussione la maggioranza è stato risposto picche. Dunque oggi teoricamente si potrebbe procedere con le nomine e sarebbe l’ultima occasione prima dello spartiacque del 12 agosto che obbligherà ad una revisione di Statuto e regolamento: da qui la nostra scelta di alzare l’attenzione su una vicenda che preoccupa sotto più di un profilo» (La Città di Teramo – 3 agosto 2012).
Qui Portici. Gli Ordini dei veterinari campani e calabresi: «Inaccettabile nomina Amendolara dg dell’Izs»
I presidenti degli Ordini dei veterinari di Campania e Calabria hanno scritto al presidente della giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, al presidente della giunta regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti e al Capo Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria del ministero della Salute, Romano Marabelli chiedendo «di non usare l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, ente di diritto pubblico con compiti importanti di sanità veterinaria e di sicurezza alimentare, come merce di scambio politico». Il riferimento è alla nomina di Vito Amendolara, ex assessore campano all’agricoltura e attuale consigliere del governatore campano, a direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno.
«La direzione dell’Istituto – spiegano in una nota – deve essere affidata a persona dotata, oltre che delle necessarie esperienze manageriali previste dal D.L.vo 502/92, anche di quelle competenze medico veterinarie contemplate nel Decreto Legislativo 106 pubblicato in Gazzetta lo scorso 27 luglio, che delinea il profilo del professionista che deve dirigere l’Istituto e per il quale le Regioni si devono necessariamente attenere». Con la scelta di Amendolara la direzione dell’Istituto è affidata «a una persona non del settore e senza il rispetto del DL 106». Questo creerebbe «una grave situazione di paralisi delle attività dell’Ente con gravi ripercussione sulla salute pubblica e su tutto il comparto zootecnico con ulteriori gravi danni per l’economia delle Nostre Regioni» conclude la lettera dei presidenti degli ordini.
3 agosto 2012 – riproduzione riservata