“Lepri importate illegalmente dall’estero e a rischio tularemia immesse nei territori di caccia utilizzando fondi pubblici per il ripopolamento. Quanto ipotizzato dalla procura di Asti è inquietante: mi auguro che la Magistratura faccia chiarezza e che la Regione Veneto avvii delle serie verifiche, visto che sono coinvolte anche le province di Verona e Vicenza, ovvero quelle a più alta densità di caccia”.
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, che informa di “essere primo firmatario di un’interrogazione dell’intergruppo ‘Tutela animali e natura’, sottoscritta anche dalle colleghe Cristina Guarda (Lista AMP) e Patrizia Bartelle (M5S), sul caso venuto alla luce la scorsa settimana e che ha interessato gran parte del Nord Italia, dalla Liguria al Veneto, con blitz in numerose aziende agricole e uffici pubblici”.
“Dalle indagini, secondo quanto riportato dalla Stampa – continua l’esponente dei Democratici – sarebbero stati elusi ‘in maniera fraudolenta i controlli sanitari dei servizi veterinari facendo in questo modo figurare le lepri autoctone e utilizzando i fondi destinati alla caccia in modo indebito, per fini diversi’. Le persone coinvolte sono accusate a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità materiale e ideologica commessa da Pubblico Ufficiale nell’ambito delle proprie funzioni. Le lepri provengono da Romania, Ungheria e Bulgaria, tutti Paesi a rischio tularemia, la malattia che colpisce i conigli e la loro presenza potrebbe rappresentare un serio pericolo per la fauna presente nelle nostre aree e di conseguenza per gli esseri umani. La tularemia si può contrarre, infatti, attraverso il contatto diretto con animali infetti, con l’ingestione di acqua contaminata o di carne poco cotta proveniente da capi malati, o attraverso la puntura di zecche”.
“Nessuno vuol fare allarmismo – osserva il consigliere regionale – ma è bene indagare subito. Per questo auspico un rapido intervento della Regione, servono controlli per verificare se le importazioni fuorilegge abbiano coinvolto, oltre Vicenza e Verona, anche altre province del Veneto”.
“La salute dei cittadini va tutelata – chiosa Andrea Zanoni – e al tempo stesso occorre far rispettare le norme in materia di protezione della fauna selvatica ed evitare di sprecare risorse pubbliche per un ripopolamento al di fuori di ogni regola”.
4 luglio 2017