Repubblica. «Ci saranno le risorse per garantire il riavvio di tutti i rinnovi contrattuali». A una settimana dalla presentazione della legge di Bilancio il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo non si sbilancia sulle cifre, ancora in via di definizione, ma assicura che «nel 2024 si riapriranno le trattative, è un segnale di continuità che teniamo a dare ai dipendenti pubblici». E a dicembre con molta probabilità, arriverà anche un anticipo in busta paga.
La manovra sarà in grado di compensare almeno in parte la forte perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione?
«Mi sono confrontato prima e dopo la pausa estiva con il ministro Giorgetti, ma non ho fatto cifre, ho fatto un ragionamento di prospettiva: quando mi sono insediato ho trovato 2,4 milioni di dipendenti con i contratti scaduti, una tornata che adesso si sta per concludere con il contratto dei dirigenti degli enti locali. E quindi credo che sia un valore garantire continuità nei rinnovi contrattuali. Ma se dovessi chiedere tutte le risorse che servono per recuperare l’inflazione non basterebbero due leggi di bilancio.
Giorgetti mi ha però assicurato che ci saranno le risorse per garantire ilriavvio di tutti i rinnovi».
Ci sono delle priorità, visto che si tratterà di risorse parziali?
«Avremo un occhio particolare per i settori più critici, come quello della sanità: anche l’ultimo rinnovo della tornata passata, siglato dieci giorni fa, prevede aumenti significativi per i dirigenti sanitari».
Nel frattempo però le buste paga rimangono ferme, mentre l’inflazione è ancora consistente.
«C’è la possibilità che ci sia un primo intervento quest’anno, con il quale verrà anticipata una parte delle risorse. Ma su questo mi permetta ancora di avere una riserva, la settimana che si apre sarà decisiva per dare sostanza ai contenuti della legge e capire come utilizzare le risorse di cui disponiamo».
E in che forma verrà erogato quest’anticipo?
«È chiaro che arriverà con un decreto, ma è un atto non ancora acquisito».
I rinnovi, e l’anticipo degli aumenti. Cos’altro metterà sul tavolo nell’incontro con i sindacati che ha fissato per il 19 ottobre?
«Dopo un primo incontro di marzo il dialogo con i sindacati non è mai mancato, per i tanti rinnovi contrattuali. Ma adesso, quando avremo chiari i contenuti della legge di Bilancio, vorrei affrontare insieme i temi più importanti, dalla riforma delle procedure concorsuali allaformazione e al merito, con l’obiettivo di rendere più efficiente ed efficace la programmazione».
A che punto sono le 170 mila assunzioni che lei aveva annunciato per quest’anno?
«Siamo a 123 mila a fine agosto e per il 2024 prevediamo almeno 170 mila ingressi».
La bozza per la dirigenza locale prevede il patrocinio legale della Pa per i dirigenti inquisiti, per superare la “paura della firma”. Si potrà estendere anche ad altri comparti?
«Non si tratta di una novità assoluta, esiste già per i medici e pergli infermieri. Abbiamo ritenuto, d’accordo con i sindacati, che anche per gli enti locali possa trattarsi di una misura di garanzia, che in futuro potrebbe essere estesa anche ad altri settori, per contribuire a stemperarel’ansia di chi deve assumersi importanti responsabilità. Il supporto legale viene meno naturalmente nei casi di dolo o colpa grave».