ROVIGO — Il pollo? Consumatelo senza paura. Lo garantisce il Governatore Luca Zaia che invita i veneti a mangiare il pollame prodotto in Polesine Secondo il presidente della Regione infatti non ci sarebbe nessun rischio di contagio da influenza aviaria.
«È importante far sapere ai consumatori che la situazione è sotto controllo – spiega il presidente della Regione – se è possibile mangiate carne di pollo, sostenendo un settore che a livello regionale fattura oltre sei miliardi di euro. L’ abbattimento di 220 mila capi è stato deciso a titolo preventivo».
E che le parole di Zaia siano supportate da una prova quasi scientifica lo conferma il presidente di Coldiretti Polesine, Mauro Giuriolo, che garantisce che tutti possono stare tranquilli. «Non ci sono problemi né per gli allevatori, né per i consumatori – sottolinea – le normative sono orientate alla piena tutela di tutti e, proprio per questo, si è deciso di abbattere le galline nello stabilimento di Occhiobello. Eliminando a monte ogni rischio, si salvaguardia l’intera filiera. In quest’ottica la normativa europea prevede che vi siano risarcimenti congrui per chi deve sacrificare il proprio allevamento.
Le aziende, quindi, lavorano in piena sicurezza e i cittadini possono essere sicuri che carni e uova sono perfettamente sicure e controllate». Una rassicurazione ribadita dalla stessa Eurovo, la ditta che a Occhiobello ha dovuto sottoporsi alla misura draconiana stabilita dalla legge, anche sul fronte della tenuta occupazionale.
Nell’allevamento di ovaiole interessato, l’attività lavorativa, fa sapere Eurovo, «prosegue in assoluta regolarità poichè per l’allevamento in oggetto non esiste l’emissione di alcun tipo di allerta». Il Comune, per parte propria, segue la situazione passo per passo. «Siamo in costante contatto con la proprietà e con i veterinari che presidiano le operazioni – spiega il vicesindaco Laura Andreotti -, ci risulta che tutto stia procedendo con regolarità e nella più ampia collaborazione».
Tra oggi e domani dovrebbe concludersi l’abbattimento, al quale seguiranno pulizia e disinfezione dei locali adibiti all’allevamento dei volatili, delle zone circostanti, dei veicoli utilizzati per il trasporto, di tutto il materiale potenzialmente contaminato.
Una procedura che verrà ripetuta dopo ventotto giorni, prima della riabilitazione dell’allevamento. A Roma, intanto, la senatrice polesana Emanuela Munerato (Lega Nord) chiede garanzie al Governo perché garantisca il pieno supporto a tutte le aziende colpite dalle misure preventive a contrasto dell’influenza aviaria. «A Occhiobello gli abbattimenti sono già iniziati. 220mila esemplari sono stati uccisi. Mi chiedo se la stessa politica di controlli sia utilizzata anche per le bufale campane o le pecore sarde. E soprattutto, esigo che il Governo stanzi adeguati rimborsi».
Corriere del Veneto – 28 agosto 2013