Il Ministero ribadisce le misure di prevenzione dal West Nile Virus. Per gli equidi, che partecipano a competizioni in zone a rischio, è consigliata la somministrazione dei vaccini autorizzati
In vista della prossima stagione estiva, il Direttore della DGSAF Pierdavide Lecchini, e il Segretario Generale Giovanni Leonardi hanno diffuso una nota indirizzata alle regioni e agli IZS con una serie di misure preventive per scongiurare l’insorgenza di casi di infezione da West Nile Virus (WNS). In particolare rivolgendosi agli allevatori di equini, il Ministero raccomanda la somministrazione dei vaccini autorizzati nei cavalli che vengono movimentati per partecipazione a manifestazioni o a competizioni sportive in aree epidemiologicamente più a rischio.
Nella stagione 2023 si sono già registrare le prime positività confermate in vettori, come le zanzare appartenenti al genere Culex, e negli uccelli selvatici, che risultano serbatoi naturali del virus. Mentre, attualmente, non è stata rilevata ancora nessuna positività per Usutu virus.
Considerate le caratteristiche ecoclimatiche dei territori italiani e i dati storici, il picco della circolazione virale è atteso nei mesi di luglio-settembre. Visto lo stato di rischio delle Regioni, le caratteristiche del virus della WND e i suoi bersagli d’elezione, il Ministero invita a una serie di attività volte alla prevenzione, sorveglianza del Virus.
Avviare i controlli – Alle regioni e agli IZS chiede di verificare l’avvio effettivo dei controlli di sorveglianza veterinaria secondo le diverse aree di rischio. I piani di sorveglianza sono infatti già stati approvati dall’ufficio 3 della DGSAF.
Campagne di informazioni – Per evitare possibili trasmissioni all’uomo o agli animali, il Ministero invita ad avviare le campagne d’informazione rivolte ai comuni, alla popolazione e agli allevatori soprattutto di equidi e alle associazioni che organizzano competizioni sportive in campo equestre.
Allevatori di Equidi – Il Ministero consiglia agli operatori che entrano in contatto con i cavalli e agli allevatori di indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo, utilizzare zanzariere nelle ore notturne e repellenti cutanei seguendo le modalità indicate dal produttore, o quanto possa ridurre la densità dei vettori.
Vaccino – E’ consigliato anche l’uso di vaccini autorizzati nei cavalli nei confronti della West Nile, soprattutto per gli animali che vengono movimentati, per esempio, per partecipazione a manifestazioni e/o a competizioni sportive in aree epidemiologicamente più a rischio.
Il ministero ricorda che in Italia, è possibile, a carico dei proprietri, vaccinare gli equidi con prodotti registrati. L’avvenuta vaccinazione deve essere registrata sul passaporto dell’animale e comunicata alla Azienda sanitaria locale (ASL) competente da parte del veterinario.
Donazioni di sangue – E’ necessario che le regioni e gli IZS comunichino le informazioni relative alle infezioni alle strutture sanitarie umane al fine di prevenire i rischi nei confronti delle donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti.
Il CESME ha realizzato un un modello previsionale per WNV che evidenzia le aree o condizioni favorevoli alla presenza o diffusione del WNV.