Con la circolare del 10 agosto 2016, il ministero della Salute ha pubblicato il “Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta al virus della West Nile 2016” che, per la prima volta integra in un unico Piano la sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) – essenziale per la stima del rischio – e quella dei casi umani. L’obiettivo principale della sorveglianza integrata è quello di individuare precocemente, attraverso programmi mirati, la circolazione del virus West Nile (Wnv) sul territorio nazionale negli uccelli, insetti o mammiferi per valutare il rischio di trasmissione della malattia all’uomo e mettere in atto tutte le misure disponibili per prevenire la trasmissione (controllo del vettore, misure nei confronti delle donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti). Con la Nota del 22 agosto 2016 (“Attività di disinfestazione per la tutela della sanità pubblica”), invece, il Ministero si rivolge ai Comuni italiani per sottolineare l’importanza dell’attività di disinfestazione per la tutela della sanità pubblica.
Le attività di sorveglianza umana non sono state modificate rispetto alla scorsa stagione e prevedono che vengano individuati e segnalati casi clinici importati (tutto l’anno) e autoctoni (da giugno a ottobre) di forme cliniche neuroinvasive, nelle aree a dimostrata circolazione di Wnv. Il sistema di segnalazione raccoglie inoltre le positività per Wnv rilevate nei donatori di sangue, emoderivati e di organi, tessuti e cellule, finalizzati all’applicazione delle specifiche misure preventive ed eventuali forme cliniche febbrili riscontrate sul territorio nazionale. La sorveglianza umana è coordinata al livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità con il supporto finanziario del ministero della Salute-Ccm che trasmette i dati alla Commissione europea e all’Ecdc. Le Regioni, in piena autonomia definiscono i documenti normativo-programmatici per la Sorveglianza epidemiologica e di laboratorio sul loro territorio e trasmettono i dati all’Iss e al Ministero.
Il reparto di Epidemiologia delle malattie infettive (Cnesps-Iss), grazie al contributo del Dipartimento di Malattie infettive parassitarie immunomediate (Mipi) dell’Istituto superiore di sanità, con il coordinamento dell’Ufficio V della Direzione Generale della Prevenzione del ministero della Salute e con il supporto finanziario del ministero della Salute–Ccm, pubblica i dati del sistema di sorveglianza in un bollettino periodico.
In Italia, dall’inizio della sorveglianza dei casi umani (giugno 2016) al 1 settembre sono stati segnalati 26 casi confermati di West Nile Virus (Wnv), dei quali 13 di malattia neuro-invasiva. Lo riferisce l’ultimo numero del bollettino periodico pubblicato dall’Istituto superiore di sanità con il contributo delle Regioni e con il supporto finanziario del Ministero della Salute–Ccm, che riporta i dati del sistema di sorveglianza nell’uomo.
Infine, con la Nota del 25 agosto 2016 ( “Sorveglianza delle arbovirosi diverse da Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile, e hantavirus – 2016”), il ministero della Salute richiama l’attenzione di Regioni e Province Autonome sulla necessità di segnalare (tramite apposita scheda di notifica) gli eventuali casi umani relativi alle arbovirosi elencate nella tabella 1 della Nota.
Allegato 1: Definizione di caso umano;
Allegato 2: Scheda di segnalazione di caso umano di WND;
Allegato 3: Laboratori regionali di riferimento;
Allegato 4: Linee guida per il controllo di Culex pipiens.
5 settembre 2016