Tra dubbi e preoccupazioni dei sindaci del Polesine, su chi deve pagare le disinfestazioni, è stato presentato ieri il nuovo piano di bonifica regionale pronto a partire in questi giorni contro la West Nile. Intanto sono saliti a 42 i cittadini contagiati in Polesine in ben 21 Comuni.
A presentare ieri, a una platea affollata di sindaci, il piano di disinfestazione pensato a Venezia dagli uffici dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, i vertici dell’azienda sanitaria Usl 5, che fanno da ponte tra la Regione e le amministrazioni comunali del territorio. «Tutti devono attuare questo piano di disinfestazione che prende il via oggi — ha spiegato — C’è un percorso ordinario dei Comuni e c’è n’è uno straordinario dalla Regione che ha dato regole precise e che va seguito con estrema urgenza su tutti i territori comunali. Stiamo gestendo una situazione dinamica e che è in evoluzione. I comuni anticipano i soldi degli interventi fatti dalle ditte di disinfestazione, tre in totale quelle che agiranno in Polesine, e poi seguirà il rimborso dalla Regione».
Al tavolo dei relatori per l’Usl 5 Giovanna Casale responsabile del dipartimento di Igiene e Salute pubblica, il direttore sanitario Edgardo Contato, l’entomologo Simone Martini, e i due referenti per le due aree sanitarie del territorio i sindaci Franco Vitale e Antonio Bombonato. Ma le perplessità dei vari amministratori non sono state risolte completamente soprattutto di fronte alla necessità di capire chi paga cosa e in che tempi. A sollevare la questione il sindaco di Castelmassa Eugenio Boschini: «Noi sindaci siamo i parafulmini di tutta questa situazione — ha detto — Dovete aiutarci a capire chi paga e come dobbiamo agire. Gli interventi fatti prima del piano regionale ci sono stati chiesti dall’Ulss a causa dei numerosi contagi». Nello specifico il dito è stato puntato contro quegli interventi fatti d’urgenza da alcuni sindaci, compreso Boschini, a seguito della segnalazione dei contagi nei loro comuni. Pagati dalle casse comunali ma per i quali sembrava fosse stato promesso un rimborso dalla Regione. «Cercheremo di capire nei prossimi giorni questo aspetto» ha risposto il direttore sanitario Contato. Alla dottoressa Casale il sindaco di Fiesso, Luigia Modonesi, ha chiesto espressamente di avere risposte urgenti da Venezia. «Noi siamo — ha detto Modonesi — il front office della cittadinanza e dobbiamo fornire delle risposte altrimenti rischiamo di passare per pagliacci anche se non lo siamo».
Al termine dell’incontro la dottoressa Casale si è riunita con i referenti delle ditte specializzate per pianificare il calendario della disinfestazione a tappeto che prenderà il via in questi giorni. I Comuni a seconda del numero dei contagi sono stati suddivisi in tre classi. Nei Comuni di classe 1 e 2, quelli più colpiti, verranno effettuati interventi di disinfestazione straordinaria su tutto il territorio di competenza del Comune.
corveneto