E’ stato pubblicato il report che riporta le attività di sorveglianza nei confronti della West Nile Disease effettuate in Regione del Veneto nell’ambito del “Piano di Sorveglianza 2018”. Già a partire dal mese di giugno 2018 sono iniziati i controlli nelle aziende all’interno dell’area sottoposta a sorveglianza, a seguito del rilevamento di positività entomologiche (prima positività del CESME il 15 giugno). Al 31 ottobre si è conclusa l’attività di controllo, come previsto dal Piano di Sorveglianza 2018 della Regione Veneto.
Positività sugli equidi
Nel corso dell’attività di sorveglianza sugli equidi, effettuata nei mesi di applicazione del Piano, sono state identificate positività sierologiche in 104 soggetti appartenenti a 79 aziende presenti in tutte le province sottoposte a monitoraggio. I campioni, risultati positivi in prima istanza presso l’IZSVe, sono stati inviati al CESME per conferma. In ulteriori 16 campioni inviati al Centro di Referenza, l’esito è risultato dubbio. Due soggetti (uno in provincia di Venezia e uno a Rovigo) hanno manifestato sintomatologia clinica riferibile al West Nile. Uno di questi è risultato positivo al WNV, mentre l’altro ha dato esito dubbio.
Sono state riscontrate positività in equidi situati ai limiti della area di sorveglianza calcolata per il 2018. Questo comporterà un ampliamento dell’area di sorveglianza per il 2019. L’area coinvolta dalla diffusione della malattia si è ampliata nel corso del tempo, coinvolgendo territori situati sempre più a nord, tanto che la prossima area di sorveglianza probabilmente includerà tutta la zona pedemontana della Regione.
Positività entomologiche
Al termine della stagione, 166 pool di zanzare, catturate in 38 siti, sono risultati positivi in prima istanza presso l’IZSVe per West Nile virus (Lineage 2). Di questi 166 pool, 155 sono stati di Culex pipiens, 10 di Ochleroratus caspius e 1 di Aedes albopictus.
Tra tutti i pool riscontrati positivi all’IZSVe e inviati al CESME per conferma, solo due pool di Culex pipiens non sono stati confermati.
La stagione 2018 si è caratterizzata per un importante anticipo del rilevamento delle positività al WNV, come mai era successo dalla comparsa del virus nella regione Veneto nel 2008.
Sorveglianza sull’avifauna selvatica
La sorveglianza sull’avifauna selvatica stanziale è stata effettuata su soggetti abbattuti nell’ambito di piani di contenimento provinciali e su soggetti selvatici stanziali rinvenuti morti o deceduti presso i CRAS e conferiti alla sezione diagnostica dell’IZSVe da parte dei Servizi Veterinari delle Az. ULSS.
Da giugno a ottobre 2018 sono stati conferiti 320 campioni (Dall’inizio della stagione estiva, sono state confermate dal CESME 10 positività, mentre 6 casi non sono stati confermati
Situazione epidemiologica uomo 2018 – Veneto
Al 30/10/2018, secondo l’ultimo bollettino sulla sorveglianza delle Arbovirosi della Regione Veneto, sono stati segnalati nell’uomo 257 casi umani confermati di malattia da West Nile virus (WNV): 64 nella forma neuroinvasiva (18 deceduti) e 193 come febbre confermata. Inoltre sono stati segnalati altri 98 casi probabili di malattia da WNV, 17 dei quali nella forma neuro-invasiva.
Oltre ai casi sopra riportati, nel corso della stagione 2018, sono state riscontrate positività al WNV in 32 donatori di sangue.