Il virus West Nile corre in Italia, soprattutto nelle regioni del Nord. Sono 94 i casi, di cui 55 con infezione neuro-invasiva, e 7 i morti. I dati aggiornati al 2 agosto sono stati comunicati dal Ministero in una circolare del 10 agosto indirizzata a Regioni, assessorati alla sanità ed enti istituzionali.
Sostenuta circolazione del virus al nord
La sorveglianza epidemiologica umana e veterinaria ha evidenziato una «sostenuta circolazione di West Nile virus (WNV) in alcune regioni, soprattutto del Nord Italia: al 2 agosto 2022 la sorveglianza umana ha registrato un totale di 94 casi d’infezione (tra cui 55 casi di infezione neuro-invasiva, 19 casi in donatori di sangue, 19 casi di febbre e 1 caso sintomatico) con 7 decessi» si legge nella nuova circolare ‘ West Nile Disease e Usutu: Prevenzione, sorveglianza ed interventi in risposta alla circolazione dei virus della West Nile disease e dell’Usutu” del Ministero della Salute indirizzata a Regioni, assessorati alla sanità ed enti istituzionali.
Il virus West Nile “corre” per colpa del caldo
«La stagione epidemica 2022 mostra un andamento peculiare rispetto alle stagioni vettoriali del triennio precedente, con un inizio precoce della circolazione virale, un maggior numero di positività confermate nell’avifauna sorvegliata e nei pool di zanzare e un aumento del numero dei casi umani» scrive il Ministero. A favorire la circolazione del virus, che si trasmette all’uomo tramite punture di zanzare (genere Culex), sono soprattutto le attuali condizioni climatiche favorenti la proliferazione del vettore e la circolazione virale tra gli uccelli (serbatoio naturale di questo virus).
Le regioni più a rischio: Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia
Attualmente le regioni in cui è stata confermata la circolazione del West Nile sono Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. La circolazione dell’USUV invece ha interessato finora le Marche, la Lombardia, l’Umbria, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio e il Veneto.
West Nile virus, sintomi e rischi
L’uomo può essere infettato a seguito della puntura di zanzara e, in oltre l’80% dei casi, l’infezione è asintomatica; nel restante 20% i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nello 0,1% dei casi l’infezione virale può provocare sintomi di meningite o meningo-encefalite. Non esiste una terapia specifica.
Il Ministero: «Vaccinare i cavalli nelle zone a rischio»
Il ministero della Salute raccomanda il ricorso al vaccino contro il virus del West Nile (WNV) per gli equidi che nella stagione estivo-autunnale vengono movimentati in aree in cui è in atto la circolazione del virus. La circolare ministeriale invita a «sensibilizzare gli allevatori di equidi e i detentori di centri ippici e maneggi affinché riducano la possibilità di contatto vettore-animale attraverso l’uso di repellenti autorizzati»; inoltre, si legge, «sono stati prodotti e autorizzati per l’uso nei cavalli vari vaccini per il WNV che hanno dimostrato una sufficiente efficacia e sicurezza negli animali adeguatamente vaccinati». I
La circolare invita a porre in atto «tutte le misure utili a limitare il rischio di ogni ulteriore trasmissione all’uomo e agli animali», a partire dal «segnalare tempestivamente tutti i casi probabili e confermati di malattia neuro-invasiva umana, così come tutti i casi confermati o probabili in soggetti che non presentano forme neuro-invasive di malattia da WNV e USUV (ad esempio febbri e/o positività in donatori)». L’avvenuta vaccinazione deve essere registrata sul passaporto dell’animale e comunicata alla Azienda sanitaria locale.
La circolare del Ministero della Salute del 10 agosto 2022
L’aggiornamento epidemiologico settimanale è disponibile sul portale dell’IZS Teramo e sul portale EpiCentro dell’Istituto Superiore di Sanità.