Conti sempre più in rosso per l’Ulss 21 di Legnago. Infatti, è quasi triplicato nel giro di un anno il «buco» nel bilancio dell’Azienda sanitaria che assiste 155mila residenti di 25 Comuni della Bassa. Secondo il consuntivo, recentemente approvato dal commissario Pietro Girardi, le attività dello scorso anno dell’Ulss 21 si sono chiuse in perdita per 14,5 milioni di euro, ovvero con un incremento di 8,9 milioni rispetto al 2014, quando si è registrato un passivo di 5,6 milioni.
L’Azienda sanitaria, quindi, ha sforato largamente il limite della perdita programmata fissato lo scorso anno dalla Regione in 4,7 milioni di euro. Contestualmente alla registrazione del peggioramento delle passività, Girardi ha chiesto a Venezia, in linea con quanto fatto lo scorso an no dal suo predecessore, l’ex dg Massimo Piccoli, di ripianare la perdita d’esercizio dell’area sanitaria, chiedendo espressamente, oltre al mantenimento della qualità dei servizi, «il non superamento del costo della produzione del 2015, escluse le spese derivanti dall’attivazione della Rems di Nogara». Girardi, inoltre, porrà in atto «tutte le azioni volte a migliorare il saldo della mobilità dei pazienti, pur con la consapevolezza che non si è ancora esaurito l’impatto della completa dismissione delle degenze del Chiarenzi di Zevio».
L’Arena – 19 agosto 2016