Il virus dell’epatite C avrebbe avuto origine nella fauna selvatica per poi modificarsi con il passare del tempo fino a riuscire a contagiare l’uomo.
La conferma di questa teoria arriva da uno studio condotto presso la Columbia University e coordinato da Ian Lipkin che ha individuato in alcuni roditori e pipistrellidel Bangladesh alcuni virus molto simili a quello dell’epatite C.
Si tratta dell’hepacivirus e del pegivirus, due virus che potrebbero essere studiati al fine di fornire nuove informazioni sull’epatite C e mettere a punto nuove terapie e vaccini.
Secondo quanto emerso dalle analisi genetiche, la presenza dei virus nella saliva dei pipistrelli confermerebbe che questi animali hanno probabilmente contagiato altri mammiferi, compresi gli esseri umani.
14 maggio 2013