Scatta la stretta sull’uso dei social network e delle chat in corsia. Il nuovo codice di comportamento 2.0 è stato approvato nelle scorse ore dalla direzione dell’Usl 6 Euganea. Tra le novità, c’è il divieto di arrecare danno d’immagine all’azienda attraverso e-mail o post irriverenti sui profili di Facebook e Twitter. Chi non rispetta le regole rischia di andare incontro ad un procedimento disciplinare o un’azione penale. Il “Codice di comportamento” per la prima volta è omogeneo sull’intero territorio provinciale e riguarda non solo i dipendenti, ma tutti coloro che prestano attività lavorativa a qualsiasi titolo, ovvero collaboratori, consulenti, fornitori di beni o servizi, specializzandi, tirocinanti, assistenti religiosi. In ventotto pagine sono messe nero su bianco le norme di condona da mettere in pratica per un corretto esercizio delle funzioni di ciascuno. Il documento è stato elaborato sulla base delle linee guida Anac (Autorità nazionale anticorruzione), create appositamente per gli enti del servizio sanitario nazionale insieme ad Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Il tema si ricollega al Piano di prevenzione della corruzione e trasparenza aziendale. «Chi concorre, a qualsiasi titolo, a far funzionare la nostra grande realtà sanitaria deve attenersi a queste, che di fatto sono regole di buon senso, i vecchi cari dettami del “buon padre di famiglia”», spiega il direttore generale Domenico Scibetta, «tradotti però in chiave moderna. Per il buon funzionamento della nostra “macchina della salute”, noi ricordiamo l’obbligo di rispettare i limiti di velocità, controllare il libretto di circolazione, aver ben presente il manuale d’istruzioni del veicolo. Perché sia davvero un buon viaggio per tutti». Non è permesso utilizzare il cellulare aziendale per fini privati, di inviare messaggi di posta elettronica personali dalla mail aziendale, di navigare su siti Internet per motivi personali. E, soprattutto, c’è ü divieto di creare chat per denigrare colleghi. O, ancor peggio, scattare foto dove i pazienti sono riconoscibili. Proibito altresì utilizzare a fini personali materiale sanitario, farmaci, carta intestata, personal computer, fotocopiatrici. Il Codice sollecita inoltre ad essere sempre cortesi e disponibili.
Il Mattino di Padova – 13 marzo 2018