Niente ferie per i medici del reparto di oncologia dell’ospedale di San Bortolo, già al centro delle cronache per il caso delle visite sospese. Una comunicazione firmata dal direttore sanitario Simona Bellometti sospende le assenze, anche già programmate. Va all’attacco il sindacato dei medici Cimo: «Ci sono dei soldati lasciati in trincea senza rinforzi, e sotto il fuoco amico dei loro stessi generali» critica il segretario della sigla per il San Bortolo, Rocco De Vivo. Immediata e di segno opposto la reazione dell’Usl 6: «Già nei prossimi giorni prenderà servizio un ulteriore specialista ed è stata firmata la delibera per il concorso del primario» avverte il direttore generale Giovanni Pavesi.
Sul reparto a fine gennaio hanno puntato i riflettori nientemeno che la Regione Veneto e il governatore Luca Zaia, dopo la segnalazione di una paziente già guarita circa le visite di controllo che, per i casi come il suo, erano state demandate ai medici di medicina generale. Il primario facente funzioni, Marcella Gulisano, venerdì scorso si è presentata davanti alla commissione disciplinare. Ma in contemporanea, per lei, in ospedale c’è stata un’imponente manifestazione di solidarietà da parte di altri medici, infermieri, famigliari di pazienti. «Con la sospensione delle ferie l’emergenza in Oncologia continua – incalza il sindacalista De Vivo – e si consideri che da mesi, per i medici del reparto, non è permesso aggiornarsi. Mancano tre specialisti, il primario da sei anni – osserva De Vivo – non reintegrando gli organici non è possibile mantenere quantità e qualità. E ci chiediamo il perché dell’assordante silenzio del sindacato Anpo, dei primari».
Il segretario regionale del Cimo, Luigi Dal Sasso, teme ulteriori misure verso tutti i primari facente funzione: «Non vorrei che, per l’imbarazzo di cambiare il ruolo solo a Gulisano, tentassero di farlo anche in Medicina, Laboratorio analisi e altri. Siamo pronti a interrogare la Regione Veneto su questo». Nell’Usl 6, comunque, al momento non sarebbe stata presa nessuna decisione ufficiale in merito. Il dg Pavesi assicura che un nuovo specialista arriverà a breve, come pure rapidamente si provvederà al primario. «Azioni concrete – rileva il dg – che possono rassicurare i pazienti, i loro familiari e i cittadini». Pavesi ribadisce comunque che «gli standard qualitativi dell’assistenza fornita» sono sempre rimasti «su altissimi livelli, e di questo va certamente dato merito al personale medico e infermieristico».
Il Corriere del Veneto – 9 marzo 2016