SAREGO. Un operaio con regolare licenza aveva esploso un colpo di fucile contro un meticcio. Sconosciuti i motivi del gesto. La povera bestiola era morta dopo qualche settimana
Avrebbe esploso un colpo di arma da fuoco contro un cane. Quindi aveva cercato di soccorrerlo, ed aveva anche pagato le spese del veterinario, prima che la bestiola morisse. Infine, aveva negato di essere stato lui a esplodere la fucilata.
La procura, nelle scorse settimane, ha chiuso le indagini a carico di Alex Croughton, 29 anni, cittadino italiano a dispetto del cognome, che è residente nella zona di Santo Stefano di Zimella. Il giovane è accusato di maltrattamenti di animali, nell’ipotesi aggravata dalla morte, e il pubblico ministero Salvadori ha firmato a suo carico un decreto penale di condanna da 22.500 euro. L’indagato, che si è detto innocente, potrà opporsi al decreto e farsi processare per far valere le sue ragioni e la sua innocenza davanti ad un giudice.
I fatti, contestati, avvennero nelle campagne di Monticello di Fara i primi giorni di ottobre del 2010. Quel giorno Anna Feltre, di Bolzano Vicentino, si era recata in zona a trovare dei parenti e stava facendo una passeggiata con il suo cane fra i campi. La bestiola incontrò un altro cane, un meticcio, e si mise a giocare. Poco dopo, raccontò Feltre agli inquirenti, il bastardino si allontanò e subito dopo sentì il rumore di una fucilata.
In quel mentre vide arrivare un giovane con un fucile in mano che si scusava e diceva di non averlo fatto appositamente. Appoggiò a terra l’arma e cercò di soccorrere il cane; diede il suo nome e il suo numero di telefono a Feltre, salvo allontanarsi quando giunse una terza persona, molto agitata.
Il Giornale di Vicenza – 10 dicembre 2013