La loro azienda agricola le aveva affittate ad una ditta padovana; l’imputato se ne era appropriato indebitamente
Le quote latte lo fanno finire a processo. È in programma il 15 novembre, davanti al giudice Carli, l´udienza a carico di Piergiuseppe Sbalchiero, 52 anni, residente a Longare in via Ghizzole. L´imputato, assistito dall´avv. Andrea Bertollo, dovrà presentarsi in aula per difendersi dall´accusa di appropriazione indebita.
I fatti contestati dalla procura avvennero nel marzo 2006 a Montegalda, dove l´imputato e la presunta vittima gestivano un´azienda agricola, la “Sbalchiero sas”.
In base a quanto ricostruito dalla procura, che aveva avviato gli accertamenti dopo la denuncia, per l´annata 2005-2006 l´azienda agricola dell´imputato, che era in società con il parente Lino Sbalchiero, aveva affittato parte delle quote latte di cui disponeva alla società “Gegania” di Gazzo Padovano. Nel marzo 2006, quindi, i titolari della ditta padovana avevano corrisposto la! somma pattuita per l´affitto, che era pari a quasi 19 mila euro.
Quei soldi, secondo l´accusa, Piergiuseppe Sbalchiero se li sarebbe trattenuti per sè, senza metterli nelle casse aziendali e senza dividerli con Lino; il quale, scoperta la circostanza, aveva cercato di indurlo a sistemare le cose, ma senza riuscirci; e l´aveva quindi segnalato in procura.
Le indagini avevano portato alla medesima conclusione del socio, e cioè a ritenere che l´imputato si sia appropriato di quei soldi di cui aveva disponibilità ma che avrebbero dovuto essere gestiti in maniera diversa. Pertanto, il pm lo ha citato a giudizio.
Sbalchiero, che si difende dalle accuse sostenendo la propria innocenza, potrà fornire la propria versione dei fatti al giudice, davanti al quale sfileranno anche alcuni testimoni per fare chiarezza su quanto è accaduto.
Il Giornale di Vicenza – 6 settenmbre 2012