Una compagnia di amici. Sotto accusa le uova (non erano fresche) nell’accoppiata con gli asparagi mangiati sui colli. Un ragazzino è stato ricoverato
Un piatto di asparagi con le uova Barbarano. Il pranzo sui colli, la cena in ospedale. È finita con un’intossicazione collettiva la domenica organizzata da un gruppetto di persone che si erano ritrovate sui Berici, nella zona di Barbarano. Sotto accusa le uova, che non sarebbero state fresche, pietanza indispensabile per l’abbinata con gli asparagi che costituiva il piatto forte della giornata. In base a quanto ricostruito, a tavola si erano ritrovato in 12: dieci adulti e due ragazzini, che avevano approfittato della bella giornata di sole per un incontro culinario all’aria aperta in un terreno di proprietà del parente di uno dei commensali, nella zona di San Giovanni in Monte. Al termine del pranzo, gli amici sono rimasti in zona. Chi per schiacciare un pisolino, chi per fare quattro chiacchiere, chi per una passeggiata sui colli. È stato nel tardo pomeriggio che un ragazzo vicentino di 14 anni, unico minorenne con un’amica di 15, si è sentito poco bene. Ha iniziato a vomitare e i genitori hanno deciso di tornare a casa. Le sue condizioni però non sono migliorate, ed anzi gli stessi famigliari hanno iniziato ad avvertire nausea, diarrea e un forte senso di malessere generale. In breve, gli stessi sintomi li hanno avvertiti anche tutti gli altri commensali che si sono ritrovati poi al pronto soccorso del San Bortolo. Qualcuno di loro ha avvertito la guardia medica che ha consigliato di assumere dei fermenti lattici. Oltre ai due minorenni, si sono sentiti male Elena Baldin, 42 anni, Tiziano e Federica Voltan, di 45 e 36, Paolo di Gennaro, 37, Antonella Cozza, 56, suo marito Mario Filippi, 58, il fratello di quest’ultimo Teodoro, 62, e ancora Elvis Filippi, 27, la sua fidanzata Chiara Dal Monte, 26, Giulia Cozza, 41, e Paolo Vencato, 32. Sono tutti residenti fra il Vicentino e il Padovano. Da quanto è emerso, l’intossicazione avrebbe colpito la comitiva in maniera indifferenziata, ma con esiti diversi: se qualcuno nella mattinata di ieri stava già meglio, per altri le conseguenze sono state più pesanti. È il caso del quattordicenne, che è stato trattenuto in osservazione per tenerlo sotto controllo. Tutti hanno indicato come responsabili del malessere collettivo le uova, procurate da uno dei commensali, che non sarebbero state freschissime. Erano state acquistate da un contadino qualche giorno prima del pranzo fra amici. Il timore è che la comitiva potesse essere stata vittima di un attacco di salmonellosi, ma i primi accertamenti medici hanno fortunatamente scongiurato questa eventualità. Per allentare la tensione, alcuni di loro si sono dati appuntamento fra qualche settimana per riproporre il pranzo con pietanze meno rischiose e più fresche.
Diego Neri – il giornale di Vicenza – 5 giugno 2012