Mason. Il pensionato è stato denunciato dalla polizia locale. La piccola di 6 anni aveva ferite a orecchio e testa, ora sta meglio
MASON VICENTINO — Il suo cane aggredisce la figlia di amici, di appena sei anni, mordendola -apparentemente senza motivo – alla testa e ad un orecchio, e procurandole gravi ferite, e lui, forse attanagliato dalla rabbia e dai sensi di colpa, imbraccia il fucile e spara al fido, uccidendolo. Si presenta quindi dalla polizia locale del suo paese, Mason Vicentino, per segnalare l’accaduto. E per il pensionato scatta la denuncia, per aver ammazzato l’amico a quattro zampe. Un reato che, da codice penale, prevede fino a diciotto mesi di reclusione. Un animale, un meticcio di taglia media, che fino a quel momento pare si sia sempre dimostrato docile e affettuoso con tutti. Un compagno fedele, per anni, che non avrebbe mai dato problemi, almeno fino a qualche giorno fa. Quando si è registrato il maledetto episodio che poteva anche finire in tragedia se non fosse stato che le urla della piccola hanno fatto intervenire i genitori e lo stesso padrone 68enne, che ha immediatamente allontanato il cane.
E mentre mamma e papà di Sandrigo portavano di corsa la piccola, con importanti lesioni e una copiosa perdita di sangue, all’ospedale San Bortolo di Vicenza, il pensionato decideva di punire il meticcio mettendo fine alla sua esistenza. Una decisione presa probabilmente d’istinto, dettata dalla collera, dal risentimento, forse anche dall’essersi sentito tradito da quell’animale che fino ad allora gli aveva dispensato solo affetto e fiducia. Una decisione che deve essergli costata un grande dolore. E che non ha voluto tenere nascosto. Considerata la gravità dei fatti il pensionato, riposto il suo fucile – regolarmente detenuto – si è presentato infatti alla polizia locale. «Il mio cane ha azzannato una bimba, l’ha gravemente ferita, così l’ho ucciso, gli ho sparato», avrebbe riferito agli agenti l’uomo, ancora piuttosto scosso e visibilmente preoccupato per lo stato di salute della figlia degli amici, che è stata operata d’urgenza, sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per suturarle le lesioni al capo e all’orecchio. Ma che, stando ai medici, se la caverà in qualche settimana, e senza che le rimanga alcun segno dell’aggressione. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato la violenta reazione dell’animale. Se sia stato provocato in qualche maniera dalla bimba, stuzzicato o strattonato. Sembra infatti se ne stesse pacificamente nel suo spazio recintato. E che la piccola, di sei anni, l’abbia liberato aprendogli il cancelletto. Cosa sia successo poi è ancora da stabilire. Di certo c’è che il cane si è avventato sulla piccola, l’ha buttata a terra scagliandosi di peso su di lei, e allora l’ha morsa al capo, lacerandole il cuoio capelluto e pure parte di un orecchio. Facendola urlare per il dolore e il terribile spavento. Grida che hanno fatto correre in giardino gli adulti, che l’hanno subito soccorsa. È stato lo stesso padrone a liberare la bimba dalla ferocia della bestia. A cui ha poi sparato col fucile, venendo denunciato, per aver cagionato la morte dell’animale «per crudeltà o senza necessità» come recita il codice penale.
3 novembre 2013