Banda di vandali colpisce per tre volte di fila il canile intercomunale di Pove: gabbie aperte e cani liberati nel territorio confinante il centro. Indagano carabinieri e agenti della polizia locale. L’ulss 7 Pedemontana invia le denunce contro ignoti e passa alle misure di controllo e prevenzione.
L’Ufficio veterinario precisa. «È un atto senza senso – dicono all’Ulss -. Qualcuno dovrà pagare. Forse gli autori di questa bravata non si rendono conto del pericolo che hanno provocato, che è stato tamponato solo dal tempestivo intervento delle guardie cinofile e dei volontari». Il primo attacco al canile intercomunale, che in piena attività può ospitare circa 60 cani è avvenuto lo scorso 17 dicembre, quando ignoti si sono introdotti nella struttura, forzando pure i cancelli e gli accessi principali, per aprire più di una decina di gabbie: quelle contenenti i cani disponibili all’adozione. La stessa operazione si è ripetuta il giorno di Santo Stefano, poi il 30 dicembre. La banda, certamente composta da almeno tre persone, che ha agito per ragioni ancora ignote, aveva il preciso obiettivo di liberare i cani. Sono stati forzati anche i cancelli esterni così che i cani hanno avuto la possibilità di dileguarsi in tutto il territorio circostante. Le operazioni di recupero hanno struttura hanno richiesto l’intervento da parte di tutto il personale ed dei volontari impegnati nel centro, che per recuperare i cani e riportarli a “casa” sani e salvi hanno dovuto lavorare anche di notte. «Volevano proprio farli scappare – precisano dall’ufficio veterinario dell’Ulss – a confermarlo c’è il fatto che come aggravante, i vandali hanno aperto anche il cancello di entrata in modo che i cani potessero uscire all’esterno e disperdersi. Fortunatamente in questo periodo il numero dei cani ricoverati non è elevato (in media una decina) e gran parte di essi non si è spostato molto dalle adiacenze del canile e nelle mattine successive si sono potuti far rientrare abbastanza facilmente». Sta di fatto che, comunque, che ogni volte almeno 3 cani sono scappati e si sono dispersi. La loro ricerca e cattura ha impegnato non poco i cinovigili del Servizio veterinario e i volontari della Lega del cane che operano m canile, che hanno dovuto lavorare anche nelle notti delle festività natalizie. «Le forze dell’ordine sono state informate dell’accaduto e stanno compiendo gli atti necessari ad evitare ulteriori effrazioni ed eventualmente individuare gli autori di tali atti – dichiara il dott. Franco Bizzotto, Responsabile igiene degli allevamenti e delle produzione zootecniche – Servizio Veterinario azienda Uiss 7, Pedemontana – Autori che forse non si rendono conto a quali responsabilità civili e penali vanno incontro nell’eventualità che i cani liberati possano provocare danni a persone, incidenti stradali o subire essi stessi traumi anche gravi o mortali. Oltretutto se individuati dovranno anche rimborsare le spese sostenute dai Servizi veterinari per le uscite (anche notturne) per la cattura dei cani stessi». In canile, comunque si stanno prendendo delle contromisure, onde evitare che tali fatti possano ripetersi, anche attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso in funzione 24 ore su 24.
Il Giornale di Vicenza – 5 gennaio 2017