Il sottosegretario Fugatti a Bruxelles: “Eradicare la malattia è un passo avanti determinante per migliorare la sicurezza alimentare”. Svolti anche numerosi Incontri bilaterali sulla gestione dei grandi carnivori.
Il Sottosegretario Maurizio Fugatti, accompagnato dal Direttore Generale della Sanità animale e farmaci veterinari, dr. Silvio Borrello e dall’Attaché alla Salute della Rappresentanza Permanente d’Italia a Bruxelles, dr. Ghebremedhin Ghebreigzabiher, ha partecipato alla Conferenza Globale “Partnering and investing for a PPR-free World”, che è stata promossa dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) e dall’OIE (l’Organizzazione Mondiale della Salute animale), come piattaforma di dialogo politico di alto livello tra i donatori e i rappresentanti dei Paesi colpiti dalla Peste dei piccoli ruminanti (PPR); è stata l’occasione per fare il punto sui progressi del Programma globale di eradicazione della malattia, condividere le esperienze di successo e ribadire gli impegni presi.
Il Sottosegretario Fugatti ha espresso l’interesse e il sostegno dell’Italia nella lotta contro questa malattia che può avere un impatto devastante per le comunità rurali basate sulla pastorizia, contribuendo nei Paesi meno sviluppati ad aggravare situazioni di povertà, malnutrizione e instabilità sociale. “Eradicare la malattia è un passo avanti determinante per migliorare la sicurezza alimentare e quindi rimuovere una delle cause principali delle migrazioni forzate dai Paesi meno sviluppati. L’Italia è pronta a fornire il suo contributo scientifico” – ha ricordato il Sottosegretario.
La missione a Bruxelles è stata anche l’occasione per approfondire diversi temi di sanità pubblica veterinaria con la Direttrice Generale dell’OIE, Monique Eloit, e con il Direttore dei servizi veterinari della DG SANTE della Commissione europea, Bernard Van Goethem. In particolare, sono state affrontate le problematiche della peste suina africana e dell’impatto sulla salute animale della convivenza con i grandi carnivori selvatici, come il lupo e l’orso.
Peste suina africana, rabbia, echinococcosi, trichinellosi, leptospirosi, rogna sarcoptica e cimurro sono solo alcune delle patologie per le quali si riconosce un ruolo epidemiologico ai carnivori selvatici. La contiguità tra aree silvestri ed aree antropizzate ha consentito agli animali selvatici di avvicinarsi ai centri abitati e di trovare habitat favorevoli a stretto contatto con gli insediamenti umani e gli animali domestici. Oltre al rischio per la salute umana e animale, occorre considerare anche i rischi per l’incolumità pubblica e il danno economico provocato delle predazioni. È quindi urgente trovare soluzioni e metodi, basati su evidenze scientifiche, per rendere compatibili le esigenze di conservazione della fauna selvatica con la tutela dei cittadini e delle produzioni zootecniche.
Grande sintonia su questo argomento si è registrata anche negli incontri bilaterali con i Capi dei Servizi Veterinari di Austria, Bulgaria, Slovacchia e con la delegazione francese. l’Italia intende quindi farsi capofila di questo problema, che coinvolge diversi Stati membri, organizzando una Conferenza internazionale a Roma nel mese di dicembre, con la partecipazione dei capi dei servizi veterinari e delle autorità responsabili della protezione dell’ambiente.
La missione continuata con un breve saluto con il Direttore generale della FAO, José Graziano Da Silva.
Nel pomeriggio si è svolta un incontro istituzionale presso la sede Euregio, dove la delegazione ha incontrato la dott.ssa Valeria Liverani e la dott.ssa Vesna Caminades, Direttrice della Provincia Autonoma di Bolzano, nel corso del quale si sono affrontate le possibili sinergie tra il Ministero della Salute e gli Uffici dell’Euregio.
08 settembre 2018 – QS