Indipendenza e terzietà dei controlli sull’agroalimentare minacciate dalla delibera concepita per riprogrammare i servizi del dipartimento di Prevenzione dell’area di Treviso e Belluno. Il testo è stato già approvato da 3 delle 5 aziende sanitarie destinatarie del provvedimento: Asolo, Treviso, Belluno, hanno detto sì, non ancora Pieve di Soligo e Feltre. La Federazione veterinari e medici del Veneto, denuncia come, il nuovo testo, depotenzi il sistema dei controlli a discapito del cittadino-consumatore.
La categoria, impegnata nell’attività di vigilanza sanitaria all’interno delle imprese alimentari, considera il provvedimento delle Usl come il viatico per avere regole più blande sui monitoraggi svolti da medici e veterinari. «La normativa comunitaria e nazionale protegge, da una parte, l’esigenza della sicurezza alimentare dei consumatori e il ruolo di chi è chiamato a svolgere i controlli di legge, dall’altra le giuste aspettative di profitto dei produttori onesti», sottolinea Roberto Poggiani, segretario regionale Fvm, «i redattori della delibera sembrano invece preoccupati esclusivamente di attenuare gli effetti dell’attività di controllo sulle ditte. Una visione “strabica”, che può mettere seriamente a rischio la sicurezza alimentare».
(v.c.) – La Tribuna di Treviso – 15 agosto 2014