Un pitbull da oltre 25 chili contro un Lhasa apso di appena tre, portato al guinzaglio dal padrone: alla fine lo sbrana. La scena sabato, a Borgo Roma, l’hanno vista decine di persone. Il pitbull si aggirava nella trafficata via Centro, attorno alle 10,30, dopo essere «evaso» da un cortile di un’abitazione della zona. È rimasto calmo solo il tempo di percorrere qualche metro.
Quando ha visto un altro cane lo ha aggredito immediatamente. La lotta, impari, è andata avanti per qualche minuto, con il proprietario del Lhasa apso (una razza orientale a pelo lungo, simile al pechinese e che può arrivare a valere fino a mille euro a esemplare) che disperatamente ha cercato di salvare il suo amico a quattrozampe. Ad un certo punto è intervenuta un’altra persona, che si scoprirà essere il padre della proprietaria del pitbull: anche lui ha fatto il possibile per separarlo dall’altro cane, inizialmente senza successo. Dopo che il pitbull ha desistito il proprietario dell’apso non ha pensato altro che portarlo in fretta dal veterinario più vicino. Il cane è stato anche operato, ma non ce l’ha fatta. I proprietari del pitbull, però, non si sono più fatti vivi, così l’uomo ha deciso di denunciare l’accaduto. Sono stati gli agenti della polizia municipale a individuarli: ora dovranno rispondere di uccisione di animali altrui (pena fino a un anno di carcere) e di omessa custodia di animali (fino a 588 euro di multa).Quanto al pitbull è stato segnalato ai servizi veterinari. Secondo le informazioni raccolte dai vigili, il pitbull era stato consegnato alla proprietaria, una giovane ragazza, dall’Enpa, l’ente della protezione animali, della Sicilia: non di rado, questi animali provengono dai circuiti di lotta tra cani clandestini.
Il Corriere del Veneto – 11 febbraio 2017