Alberto Prieri. Una domenica a cavallo: chiuderà stasera la 117ª edizione di Fieracavalli 2015, la manifestazione di riferimento a livello internazionale per il mondo equestre a Veronafiere. Merito dei suoi numeri: 350 mila metri quadri di aree espositive, 3.000 cavalli di 60 razze in gara o in mostra, oltre 750 aziende da 25 nazioni diverse e 200 manifestazioni in calendario tra competizioni, convegni e spettacoli.
Così, a fine giornata, saranno oltre 160 mila i visitatori e gli appassionati che avranno affollato i padiglioni espositivi nei quattro giorni di apertura. A confermare quella «affinità naturale» che lega cavallo e territorio. «E che unisce cultura, business e spettacolo – interviene Maurizio Danese, presidente di Veronafiere -. Scommettendo sull’equiturismo, quest’anno abbiamo aumentato del 15% la presenza delle aziende di allevamento ed equitazione da 25 nazioni, con il ritorno dell’Argentina e le conferme di India, Oman, Svezia e Cina». Una specie di «Expo del cavallo», in cui il padiglione «Valigia in sella» è lo spazio dedicato a coloro che ama le vacanza a cavallo. In Italia si stima siano 120 mila: hanno a disposizione 7 mila chilometri di tracciati percorribili e 4.500 agriturismi attrezzati. Ora anche la guida «Italia a cavallo», realizzata dal Touring Club Italiano in collaborazione con Fieracavalli.
Ma i padiglioni sono 12 (più l’area all’aperto): si va dal «battesimo della sella» e dai laboratori per bambini alle esposizioni di cavalli arabi e sudamericani; dagli sport equestri all’ippoterapia; dalle aree destinate ai gala e alle performance equestri ai saloni commerciali con tutti i prodotti per appassionati e professionisti. Per questi ultimi, particolarmente importante è il salone Italialleva: qui è custodito il grande patrimonio equestre italiano, con 355 esemplari di 7 razze del libro genealogico nazionale, organizzato in collaborazione con l’Associazione italiana allevatori (Aia).
La Stampa – 8 novembre 2015