La sanità pubblica veterinaria del Veneto fa un passo verso la semplificazione e risponde alle esigenze del territorio, proponendo una serie di soluzioni innovative per migliorare la produttività nel rispetto degli adempimenti burocratici. Veterinari, aziende alimentari e rappresentanti di categoria si sono confrontati oggi a Verona al convegno “Servizi veterinari pubblici: semplificazione del sistema documentale”, organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), in collaborazione con la Regione del Veneto, con il patrocinio del Comune di Verona e la collaborazione della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva. Sono stati discussi e approfonditi temi relativi al sistema di sanità pubblica veterinaria.
Con l’obiettivo di far dialogare i rappresentanti delle varie categorie sanitarie, produttive e commerciali.«Questo incontro rappresenta un bel segnale e un esempio da seguire verso la semplificazione – ha commentato Flavio Tosi, sindaco di Verona, intervenuto in apertura di convegno – qui abbiamo le intelligenze, le professionalità e le competenze per attuare questo approccio, ma dobbiamo rendere più omogenee modalità e procedure sia a livello internazionale che nazionale, perché questo modello rappresenta un vantaggio non solo per il Veneto ma per tutti».
L’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto ha evidenziato «l’importanza della sanità pubblica veterinaria, spesso messa da parte, ma altrettanto essenziale per la tutela della salute dei cittadini» ricordando che «la Regione del Veneto sta lavorando da molto tempo per rimodulare la gestione del sistema veterinario con un coinvolgimento maggiore dei portatori di interesse, anche attraverso eccellenze come l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e il Centro regionale di epidemiologia veterinaria (Crev). In questo modo, un sistema di controlli mirati, incrociati e informatizzati produce un risparmio e consente di migliorare i Piani di controllo epidemiologico sul territorio».
Apprezzamento per la giornata anche dal Direttore Generale dell’Ulss 20 Verona Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, che ha posto l’accento sulla «necessità di intraprendere percorsi condivisi su temi che sono comunque obbligatori, soprattutto in un territorio, quale è quello veneto, che è punto di riferimento per le produzioni agroalimentari».
La Regione del Veneto ha avviato negli ultimi dieci anni un processo di informatizzazione che ha portato alla creazione di sistemi anagrafici centralizzati per diversi settori di interesse: anagrafe animali da reddito, animali d’affezione, per le imprese. Mettere a disposizione banche dati ha avuto significative ricadute nella gestione dello stato sanitario delle popolazioni animali, un’operazione che si traduce in una razionalizzazione dei controlli (in base alla valutazione del rischio) e in una condivisione delle informazioni che può essere prontamente utilizzata dai diversi portatori di interesse: istituzioni, imprese alimentari, produttori, veterinari pubblici e liberi professionisti.
Secondo Giorgio Cester, responsabile dell’Unità di Progetto Veterinaria della Regione del Veneto, «l’obiettivo è quello di coniugare la semplificazione con la razionalità della burocrazia, cercando di dare risposte rapide e lineari all’utenza nel rispetto degli adempimenti normativi».
In questo contesto la Regione del Veneto ha intrapreso alcuni percorsi sperimentali per promuovere le piccole produzioni locali e alleggerire le aziende del carico burocratico richiesto dalle normative comunitarie. I progetti di valorizzazione delle produzioni tipiche sono stati condotti in collaborazione con l’IZSVe e hanno dato l’opportunità alle microimprese (che in Veneto rappresentano il 95% del settore) di produrre alimenti secondo buone prassi di igiene, evitando tutta la documentazione richiesta dall’Haccp. Come ha ricordato il dott. Andrea Cereser, dirigente veterinario dell’IZSVe alla sez. di San Donà di Piave (Ve) «dal punto di vista sanitario-scientifico la sicurezza alimentare dei consumatori è stata garantita, tutelando nel contempo le specificità produttive delle diverse tradizioni locali». Sono stati infine illustrate applicazioni pratiche di procedure semplificate nella filiera avicola, realizzate dall’Ulss 20 e Gruppo Veronesi, mentre altre istanze di semplificazione sono state avanzate dal mondo agricolo e zootecnico.
La giornata è servita a mettere a fuoco punti critici e dinamiche di sviluppo della semplificazione nella sanità pubblica veterinaria, con l’intento di rendere questi processi sempre più condivisi e di promuovere esperienze sul territorio in chiave sinergica fra istituzioni, autorità sanitarie e mondo della produzione e del commercio.
19 marzo 2012