L’accordo raggiunto tra Comune e Estcapital «azzera» il contenzioso in Tribunale sull’ex Ospedale al Mare .Il Comune ha già incassato 27 milioni di euro – la cifra che secondo Ca’ Farsetti copre la spesa sostenuta per acquistarlo dall’Asl ma ha fatto guadagnare al Comune la proprietà dell’area verde della Favorita, compresa nel primo contratto e adesso esclusa – altri 31 saranno sbloccati adesso.
Tre milioni sono stati riconosciuti a Est Capital per le spese. di Enrico Tantucci A passo di carico verso la firma del nuovo accordo con EstCapital per la vendita dell’ex Ospedale al Mare e il contestuale impegno della società guidata da Gianfranco Mossetto a farsi carico – con i 31 milioni che il Comune «restituirà» alla cordata – della realizzazione del nuovo Palazzetto dei congressi che sorgerà al posto del «buco» del vecchio Palacinema mai realizzato, con dimensioni più ridotte. Le vicende giudiziarie che stanno riguardando il presidente della Mantovani Giorgio Baita – la sua impresa è uno dei quotisti del fondo Real Venice II, che si occupa della commercializzazione delle operazioni di EstCapital sul Lido – hanno paradossalmente dato un’accelerata a tutta la trattativa, invece di rallentarla. Già martedì pomeriggio – o al più tardi mercoledì – il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e lo stesso Mossetto dovrebbero firmare il nuovo contratto. Prima Orsoni domani relazionerà sui contenuti dell’accordo alla sua maggioranza e poi martedì mattina lo ratificherà in Giunta, in tempo per la stipula. Nella convinzione, evidentemente, che non arriveranno ostacoli dalla stessa maggioranza. A insorgere è invece l’opposizione. «Trovo molto grave – commenta ad esempio Michele Zuin, consigliere comunale del Pdl – che il sindaco comunichi solo alla sua maggioranza, approvi in Giunta e firmi un accordo di questa delicatezza sul Lido tagliando completamente fuori il Consiglio comunale. Si ripete quanto avvenuto già sul Fontego dei Tedeschi e che ha portato poi il sindaco, dopo il rischio di bocciatura della convenzione, a discuterne con tutti i capigruppo, anche dell’opposizione, prima di approvarla. Nel merito trovo personalmente molto rischioso che il Comune “restituisca” a EstCapital i 31 milioni con il vincolo di impiegarli per il Palazzetto del Cinema. Così perde il controllo, già difficile, della situazione. E se poi Estcapital – i cui cantieri al Lido sono tutti fermi – non realizza il Palazzetto dei congressi cosa accade? Facciamo un’altra causa pluriennale?». Sulla stessa linea anche Enzo Funari del Gruppo Misto: «Orsoni non può firmare l’accordo con Mossetto per l’ex Ospedale al Mare senza averlo prima sottoposto alle Commissioni consiliari e al Consiglio comunale, è inaccettabile. Tra l’altro, con il nuovo accordo che “garantirerebbe” il nuovo palazzetto dei congressi, vengono a mancare le risorse che Estcapital avrebbe dovuto impiegare, in base agli accordi, per realizzare il nuovo Distretto sanitario del Lido». Molti i punti che Orsoni dovrà chiarire anche alla sua maggioranza. «Vedo che ad esempio non si parla più della darsena di San Nicolò, da quello che è emerso sui giornali – commenta il capogruppo del Pd Claudio Borghello – e aspettiamo di capire dal sindaco il nuovo quadro della situazione».
La Nuova Venezia – 4 marzo 2013