Dopodomani nasce ufficialmente l’Asl 3 Serenissima, frutto dell’incorporazione delle attuali Ulss 12 (Venezia), 13 (Mirano) e 14 (Chioggia), che avrà competenza su 24 Comuni e circa 600mila cittadini. Se nulla cambia sotto il profilo delle prestazioni erogate al cittadino, sono ore di frenetico lavoro per gli uffici amministrativi chiamati a completare gli adempimenti necessari a una gestione sanitaria su scala metropolitana.
L’azienda ha precettato al lavoro i dirigenti e anche per i dipendenti che non hanno chiesto ferie in questo finale di anno sono giorni di straordinari. «È un lavoro di adeguamento e di riorganizzazione avviato da tempo, visto che le tre aziende già da un anno sono poste sotto la guida di un’unica direzione e hanno già costruito via via sinergie e rapporti», fanno sapere dall’Ulss 12. Il cui direttore generale Giuseppe Dal Ben commenta: «Per i cittadini tutto resta uguale e semplice. La nascita dell’Asl 3 Serenissima progressivamente mostrerà agli utenti i vantaggi di una organizzazione nuova; ma nel frattempo ospedali, sedi, riferimenti, servizi sia dei nosocomi che dell’ambito territoriale, restano quelli consueti e rodati». Molti gli aspetti su cui si sta lavorando, anche per uniformare il sistema informatico di gestione del protocollo per cui sono stati anche organizzati dei corsi di formazione. In questi giorni, i sindacati stanno seguendo l’evoluzione e non mancano le preoccupazioni. «Era inevitabile che con un passaggio del genere i carichi di lavoro aumentassero, anche perché il personale è a ranghi ridotti visto che con le festività molti hanno usufruito delle ferie che la stessa direzione ha chiesto di smaltire entro l’anno», osserva Tommaso Gaspari della Cisl. «Questo processo ha rallentato le procedure di concorso e da 20 anni non c’erano così tanti precari tra gli infermieri, gli operatori sociosanitari, le ostetriche e i fisioterapisti sostiene Francesco Menegazzi della Uil. Gli stessi distretti stanno faticando ad andare a regime per problemi di organico e crescono le liste d’attesa per l’assistenza domiciliare». Il segretario generale della Cgil veneziana Daniele Giordano si sofferma sul concorso per infermieri bandito una settimana fa e che, secondo il collegio Ipasvi, dovrebbe portare a 300 assunzioni nei prossimi due anni: «C’è da chiedersi se sia giusto che uno partecipi, ad esempio, per lavorare all’ospedale di Mestre e poi gli si chieda di andare a Dolo. Inoltre, con la riforma la competenza concorsuale sarà della nuova azienda zero per cui qualche dubbio sulla validità, forse, resta». (Alvise Sperandio)
IL GAZZETTINO – Venerdì, 30 dicembre 2016