Il Veneto ha deciso di rafforzare ed intensificare i controlli, posti in capo ai direttori generali delle Ullss, Aziende Ospedaliere ed Irccs, sull’appropriatezza e correttezza delle prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche, private accreditate e dagli erogatori equiparati.
Lo prevede una specifica delibera, approvata oggi su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto. “Si tratta – ha sottolineato Coletto – di una diversa organizzazione rispetto al passato, più elastica nelle modalità e più incisiva rispetto al risultato, grazie alla quale i direttori generali potranno far effettuare controlli sia interni che esterni quanto, quando e come riterranno necessario per garantire la massima appropriatezza delle prestazioni erogate e la corrispondenza della relativa documentazione rispetto alla tipologia della prestazione ed al suo costo. Un meccanismo – ha aggiunto Coletto – che si tradurrà in ancora maggiore attenzione alla costosità del sistema, alla sicurezza dell’utente ed alla gestione delle liste d’attesa. Va da sé che anche chi pensasse a qualche furbata nella fatturazione delle prestazioni erogate avrà vita assai difficile”.
In particolare, i controlli interni alle strutture pubbliche si concentreranno sul sistema di codifica delle diagnosi e degli interventi utilizzato dai clinici e sul rispetto delle direttive regionali in materia; sul controllo delle tipologie di prestazioni sanitarie risultate più critiche a livello aziendale; sulla verifica della corretta gestione delle liste d’attesa programmate secondo le priorità assegnate, sia per gli interventi che per le prestazioni ambulatoriali. I controlli esterni sono quelli disposti dal direttore generale sulle prestazioni erogate in regime di ricovero o ambulatoriale da altre strutture pubbliche, private accreditate e dagli erogatori equiparati. Mediante verifiche sulle schede di dimissione ospedaliera (le SDO) e sulle cartelle cliniche, i controlli riguarderanno l’appropriatezza del ricovero rispetto ad eventuali modalità alternative di assistenza, la rispondenza tra quanto riportato nelle SDO e quanto documentato nella cartella clinica, la correttezza della codifica delle SDO.
Rispetto alle attività ambulatoriali, i controlli verificheranno la correttezza della compilazione delle impegnative, l’attivazione di tutti i processi necessari a garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa, l’applicazione delle specifiche cliniche sulla priorità delle prestazioni.
Venezia, 30 dicembre 2010
fonte: giunta regionale del Veneto