Per saldare una fattura coi fornitori, le Asl venete impiegano in media 291 giorni, con “record” di 515 giorni a Chioggia, 477 a Venezia e 454 a Legnago.
Una situazione, questa, non più tollerabile in un momento di crisi per le imprese e resa purtroppo ancor più complicata sia dai vincoli del Patto di stabilità, sia dall’annunciata spending review, che comporterà una ulteriore riduzione delle risorse a livello locale. Da questo nasce la mozione presentata in Consiglio regionale dal leghista Sandro Sandri e da altri 15 consiglieri anche dell’opposizione, che chiedono alla Giunta di attivarsi a Roma per rivedere i vincoli del patto di stabilità, rendendolo meno stringente per gli Enti virtuosi e di avviare tutte le iniziative per la “factorizzazione” dei crediti d’impresa come già attuato da Lazio ed Emilia. “I tempi di pagamento in Italia – spiega Sandri – oscillano dai 92 ai 995 giorni, con un’entità dei ritardi doppia rispetto all’Europa. Addirittura la Spagna, normalmente assai lenta in fatto di pagamenti, ha appena emanato un decreto volto ad accelerare l’azione in merito della P.A., anticipando i contenuti della direttiva Ue e stabilendo termini di saldo delle fatture entro i 30 giorni. In Italia, la P.A. ha 70 miliardi di debiti verso le aziende, il 54% dei quali è in capo alle Asl. Tutto questo non può non destare allarme negli imprenditori, che operano nel mercato nazionale, come ha evidenziato di recente il Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Il recente peggioramento della situazione veneta è stato provocato anche dai vincoli del Patto di stabilità, per cui gli Enti locali committenti si trovano a dover decidere se pagare il credito maturato dall’appaltatore (violando il Patto) o non effettuare i pagamenti dovuti (contravvenendo alla normativa in materia di transazioni commerciali). La presa di posizione del Consiglio regionale, che auspico unanime – conclude Sandri – è fondamentale per rafforzare l’azione del governatore Zaia a Roma, sapendo quanto il momento sia delicato per le tenaglie della spending review e il rischio di sempre minori risorse per gli Enti locali. Il Presidente, con questa mozione, si impegna infine a chiedere al Governo il recepimento immediato della Direttiva europea 2011/7/UE del 16 febbraio 2011, che limita a 60 giorni il tempo massimo per il pagamento dei debiti verso le imprese”.
(Arv) Venezia 7 giugno 2012