«Il Governo dovrebbe fare una riflessione profonda prima di rendere effettivo l’ulteriore preannunciato aumento di 2 punti percentuali dell’imposta sul valore aggiunto, previsto per settembre».
Lo ha affermato, in una nota, l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato, alla luce dei dati di previsione sui consumi, elaborati dal sistema statistico regionale. La spesa per consumi finali delle famiglie italiane prognosticata per il 2012 e’ ridotta del 2,8 per cento rispetto all’anno scorso, ed anche in Veneto e’ stata segnalata una diminuzione del 2,4 per cento.
”E’ evidente – ha continuato Manzato – che la contrazione dei consumi a sua volta ha avuto effetti negativi anche sul prodotto interno lordo, per il quale e’ accreditata una contrazione del 1,5 per cento nel 2012, con minori introiti per l’erario. L’aumento dell’Iva su un consumatore già spolpato non alzerà le entrate fiscali”.
”Per dirla in chiaro, una manovra del genere e’ come quella che spera di tagliare i consumi di acqua senza nulla fare per conservare o alimentare i bacini idrici – ha proseguito l’assessore -. E siccome non si prevede neppure pioggia, il terreno seccherà e non darà frutti”.
”Diciamola tutta: chi ha scialacquato e scialacqua non sono certo i cittadini e la spesa va ridotta all’origine, come i debiti, lasciando finalmente stare il versante delle entrate tranne che per la parte doverosamente dedicata all’evasione fiscale. Senno’ – ha concluso Manzato – e’ come far respirare meno un impiccato perche’ non consumi risorse”.
Asca – 8 giugno 2012