Il problema delle nutrie, grossi roditori presenti in numero sempre maggiore lungo i corsi d’acqua del Veneto, costituisce un rischio elevato per la compattezza e la stabilità degli argini, e va affrontato con un’azione coordinata di tutti i soggetti istituzionali interessati che porti ad una strategia concordata per la riduzione del loro numero.
Il tema è stato al centro di un incontro, tenutosi oggi in Prefettura a Verona, presenti il Prefetto Perla Stancari, anche nella sua veste di Commissario per l’alluvione, l’assessore regionale alla protezione civile Daniele Stival, rappresentanti della Provincia, dei Comuni, dei Consorzi di Bonifica, del Genio Civile e delle Ulss per la loro competenza in materia veterinaria.
«Si tratta – ha sottolineato Stival – di un problema che sta diventando emergenza, soprattutto sul piano della difesa idraulica. I profondi scavi che questi animali fanno lungo le sponde dei corsi d’acqua ne causano un forte indebolimento, un’erosione costante che diviene fattore di grande rischio. Non a caso – ha aggiunto Stival – questo primo incontro si è tenuto nella sede del Commissario per l’Alluvione Stancari, che ringrazio per la disponibilità e per l’attenzione che ha posto a questo rilevante problema».
Incontri come quello di oggi verranno a breve organizzati in tutte le province del Veneto per creare un ampio coordinamento istituzionale e tecnico che coinvolga tutto il territorio regionale e che porti alla definizione concertata delle azioni da intraprendere. «L’obiettivo – precisa Stival – è di arrivare ad un piano di controllo e di riduzione del numero di tali animali estremamente coordinato e operativo, perché la compattezza e la stabilità delle sponde dei corsi d’acqua è un aspetto di certo non secondario per evitare possibili nuove catastrofi».
«Non dimentichiamo inoltre – conclude Stival – che le nutrie arrecano grave danno anche alle attività agricole, essendo erbivori voracissimi di produzioni orticole, di frumento, mais e coltivazioni varie».
L’Arena – 7 giugno 2012