Hanno passato il Rubicone. Ospiti di Leonardo Padrin alle pendici dei colli euganei, Remo Sernagiotto, Davide Bendinelli e Mauro Mainardi hanno deciso di salutare i compagni di viaggio del Pdl per fondare in consiglio regionale un nuovo gruppo: Forza Italia (versione reloaded).
La decisione, annunciata già all’indomani del consiglio nazionale, è stata ratificata ieri sera e sarà comunicata oggi al presidente dell’assemblea, Valdo Ruffato, e al segretario generale Roberto Zanon, che dovranno trovare i relativi spazi, personale e fondi (ci sarà l’ennesima rimodulazione del budget da 3 milioni assegnato ai gruppi, dopo che già si è infoltito il gruppo misto ed è nato Futuro popolare). La nuova milizia berlusconiana (Mainardi probabile capogruppo) esordirà nella seduta di martedì e solo allora si capirà se ne faranno parte anche Moreno Teso (che, pure presente ieri sera a casa Padrin, sembra orientato ad aderire al misto) e il fantomatico «mister X» che i neo forzisti si sono rifiutati di svelare fino all’ultimo (si vociferava di Renato Chisso che smentisce: «Ho avvertito per tempo Leo che non sarei andato»). Per un gruppo che va, ce n’è un altro che viene o meglio, che resta. Gli altri consiglieri (sono in 12) sono infatti intenzionati a non mollare la vecchia dicitura «Pdl», tanto cara ai più. Si discute se aggiungere in piccolissimo, sotto, «Nuovo centrodestra», giusto per accontentare chi ha pubblicamente aderito alla formazione di Alfano, mentre resta il rammarico per la scissione dei neo forzisti che con la loro scelta avrebbero affossato sul nascere l’idea di dar vita, finalmente, ad un partito regionalizzato in stile Csu bavarese (il celeberrimo «Pdl Veneto») che potesse giocare in solitaria le sue partite sul territorio per poi federarsi con Forza Italia e Nuovo Centrodestra in occasione delle Politiche e delle Europee.
Corriere del Veneto – 22 novembre 2013