Un esempio concreto di come si possa fare “spending review” tagliando i costi ma non i servizi viene dal progetto di legge proposto dal consigliere Moreno Teso (Forza Italia) e approvato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto, presieduta da Leonardo Padrin (Fi). Unico voto contrario in commissione quello di Raffaele Grazia (Futuro popolare).
La proposta, che è di rango statale per cui – dopo l’approvazione in Consiglio – verrà spedita al Parlamento nazionale, prevede l’unificazione dei 24 collegi dei revisori dei conti in un unico collegio regionale. “Attualmente la normativa statale – spiega Teso – impone la costituzione di un collegio sindacale di 5 membri (3 effettivi e 2 supplenti) per ogni singola Ulss, con un costo medi annuo di oltre 54 mila euro per ogni collegio. Solo per la funzione di vigilanza e controllo sui conti delle Ulss il Veneto spende ogni anno 1.542.631 euro, finanziati con il Fondo regionale sanità. Con la mia proposta, invece, si andrebbero a concentrare tutte le attività di controllo contabile in un unico collegio regionale, sempre composto da 5 revisori dei conti. Evidente, quindi il risparmio sulla spesa pubblica, oltre ad avere sicuri vantaggi di omogeneità e convergenza nell’esame dei bilanci delle Ulss”.
6 novembre 2014