“Ogni decisione in merito agli esuberi di Arpav va stoppata. Il prossimo 29 aprile è prevista in commissione Ambiente l’audizione delle organizzazioni sindacali e del Direttore generale dell’ente.
E sarà in quella sede che dovrà essere valutata attentamente tutta la situazione”. A dirlo i consiglieri regionali del Pd, componenti della commissione Ambiente, Stefano Fracasso, Claudio Niero, Piero Ruzzante e Graziano Azzalin. “Arpav è un ente regionale – ribadiscono gli esponenti democratici – e dunque spetta in primo luogo all’istituzione e a chi la rappresenta fare scelte sagge ed oculate, in grado di garantire i lavoratori e i servizi fondamentali di tutela ambientale che Arpav svolge nel nostro territorio”.
«L’Arpav non si tocca e Zaia trovi i 6 milioni per sanare il deficit»
«L’Arpav non può essere smantellata, l’ipotesi di trasferire alle Usl 400 dei 1040 dipendenti rischia di far chiudere i battenti all’Agenzia ambiente del Veneto. Noi invece invitiamo il presidente Zaia a stanziare quei 6 milioni di euro già promessi per sanare il bilancio». A parlare è Daniele Giordano, segretario regionale della Cgil funzione pubblica, che senza tanti giri di parole mette sotto accusa Domenico Mantoan, il segretario regionale della Sanità, gran regista delle assunzioni del personale: tanto per fare un caso concreto, la Cgil ricorda che Mantoan ha assunto 170 dipendenti esterni nella segreteria regionale contro i 173 interni. Tutto nel massimo rispetto della legge, ma senza concorsi. E qui sta il vero mistero che agita i dipendenti della Regione, alle prese con contratti da precari. Il caso più eclatante riguarda proprio l’Arpav, che ha dovuto rinunciare a 115 co.co.co. per ridurre le spese di personale. Se altre 400 persone dovessero essere trasferite alle Als, è evidente che le 7 strutture provinciali dell’Arpav e quella centrale verrebbero smantellate. «Il rischio è che i servizi di controllo dell’aria, acqua, alimenti vengano affidati ai privati: la filosofia di Mantoan è sparare sui dipendenti pubblici facendo capire che sono dei fannulloni. E non condividiamo l’idea di trasferire il servizio meteo di Teolo e Arabba alle dirette dipendenze della presidenza della giunta regionale», afferma Giordano. Il Pd veneto ribadisce che «ogni decisione sugli esuberi Arpav va stoppata. Il 29 aprile ci sarà in commissione Ambiente l’audizione delle organizzazioni sindacali e del Direttore generale dell’ente e valuteremo tutta la situazione», affermano i consiglieri regionali del Pd Stefano Fracasso, Claudio Niero, Piero Ruzzante e Graziano Azzalin. «Arpav è un ente regionale e spetta in primo luogo all’istituzione e a chi la rappresenta fare scelte sagge ed oculate, in grado di garantire i lavoratori e i servizi fondamentali di tutela ambientale che Arpav svolge nel nostro territorio». Infine il direttore dell’Arpav, Chicco Pepe ribatte con un no comment e ricorda di aver ridotto il debito da 62 a 38 milioni di euro. Ora attende da Zaia e Conte un assegno di 6 milioni.
20 aprile 2013