Un ragazzo su quattro in Veneto fa uso regolare di questo cocktail. Il 34% dei maschi 15enni dichiara un consumo di alcol settimanale, il 7% perfino giornaliero. I dati sono stati pubblicati sul sito della Regione alla voce “Statistica“.
Aprile è stato proclamato a livello nazionale “Mese della prevenzione alcologica”, con l’obiettivo di una più diffusa sensibilizzazione sui rischi per la salute provocati dall’alcol, ritenuto fra le principali cause in Europa di mortalità evitabile, disabilità e malattie croniche. A questo argomento è dedicato l’ultimo numero di “Statistiche flash”, la pubblicazione periodica curata dalla Direzione Sistema Statistico della Regione e consultabile sul sito webwww.regione.veneto.it alla voce “Statistica”, che focalizza l’attenzione soprattutto sul fenomeno del bere giovanile. In Veneto il 34% dei maschi 15enni ha dichiarato un consumo di alcol settimanale, il 7% perfino giornaliero. Se si guarda al fine settimana, la percentuale sale al 49%, simile al dato delle ragazze.
Molti giovani associano il consumo di alcol al divertimento e all’occasione per dimenticare i problemi; rispetto ai coetanei europei, però sono più consapevoli di alcune conseguenze negative del bere, specialmente per i danni alla salute, non solo dopo un’ubriacatura, e per i comportamenti a rischio attuabili di cui si potrebbero pentire.
Tra le bevande alcoliche preferite dai giovani c’è sicuramente lo spritz, quasi d’obbligo per l’ora dell’aperitivo. Si è diffuso molto anche tra i giovanissimi, non solo per il prezzo contenuto ma anche come una moda che fa sentire grandi. Un quindicenne su 4 in Veneto ne fa un uso regolare, con una differenza tra maschi e femmine trascurabile. L’aumento di consumo si ha soprattutto tra i 13 e i 15enni, età del passaggio dalle scuole medie alle superiori.
2 maggio 2013