Il Sole 24 Ore. La rivoluzione del piano vaccinale sarà graduale, soft, misurata dall’andamento ormai in discesa dei contagi. Non ci sono per ora misure nuove. Ma tutta la convinzione di poter attendere, giorno dopo giorno, la probabile conferma consolidata di una curva in calo progressivo.
Per l’ufficio del commissario straordinario all’emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, la linea rossa finale è la fine del mese prossimo. Quando termina lo stato di emergenza e, facendo i debiti scongiuri, tutti si aspettano la chiusura del capitolo pandemia. La struttura del commissario potrà a quel punto cominciare la sua metamorfosi fino alla chiusura. Ma se i dati dei contagi fossero favorevoli anzitempo non è detto che si debba attendere per forza fino alla fine di marzo.
Figliuolo, del resto, dall’inizio di gennaio è anche al timone del Covi-comando operativo di vertice interforze, con l’indirizzo operativo e di coordinamento delle missioni all’estero. Il Covi, fin dall’inizio della pandemia, è responsabile della distribuzione alle Regioni delle dosi di vaccini. Il commissario straordinario, inoltre, ha annunciato l’arrivo a breve di nuove forme di vaccinazione come l’antivirale Paxlovid della Pfizer.
Sul piano della gestione, dunque, una volta sancito il passaggio da pandemia a endemia, palazzo Chigi, guidato dal premier Mario Draghi, dovrà decidere la forma dell’evoluzione della struttura commissariale. Potrebbe non scomparire del tutto. Da mesi circola l’ipotesi di un rientro in campo della Protezione civile per i compiti di coordinamento con le Regioni.
Queste ultime, in ogni caso, restano le responsabili in prima linea della continuità di gestione e di ogni azione di prevenzione e tutela della salute pubblica contro il Covid-19. In una fase endemica, quella che tutti si augurano arrivi al più presto e anzi si trasformi in epidemica, come l’influenza, il ruolo della sanità regionale rientra nella sua titolarità piena. Resta lo zoccolo duro dei No Vax, ridimensionato ma non certo ridotto a zero anche da misure drastiche come il Super Green Pass.
Ieri l’ufficio di Figliuolo ha reso noto come a gennaio ci sono state oltre 17 milioni di somministrazioni di vaccini, in media 548mila al giorno. Nella settimana 1-7 febbraio saranno distribuite oltre 3,3 milioni di dosi. Il 78,8% dei destinatari della dose booster è stato già raggiunto, l’87,7% ha effettuato la doppia dose di vaccino, mentre il 92,62% è stato raggiunto da almeno una dose.
I dati di ieri dei contagi indicavano 133.142 nuovi casi con 421 vittime e un milione 240 mila tamponi fatti. Il tasso di positività in discesa a 10,7% (-1,4%).