1 I vaccini contro il Covid bloccano la circolazione della variante Delta?
Dati preliminari diffusi dal ministero della Salute israeliano dicono che a giugno, quando nel Paese la variante Delta era già dominante al 90% ed erano state cancellate le restrizioni, l’efficacia del vaccino Pfizer è calata al 64% nella prevenzione dei contagi asintomatici e poco sintomatici. Nel mese di maggio, quando era ancora Alfa la variante prevalente, la protezione era oltre il 94%, il 30% in più. «Con la variante Alfa il numero di infezioni tra i vaccinati era molto basso — dice Antonella Viola, immunologa, docente di Patologia clinica all’Università di Padova — per questo potevamo pensare se non proprio di bloccare la circolazione del virus, almeno di ridurla fortemente. Con la Delta vediamo più casi di infezione tra i vaccinati e possiamo immaginare solo una diminuzione della circolazione del virus, che comunque non sparirà. È verosimile che Sars-CoV-2 diventerà endemico e dovremo imparare a conviverci».
2 Viene mantenuta la protezione contro le forme più gravi della malattia?
Sì, e la conferma arriva dagli stessi dati di Israele. Gli esperti, infatti, hanno sottolineato che rispetto alla malattia grave il tasso di efficacia del vaccino è calato solo del 5% passando dal 98% al 93%. Altri studi e analisi sul campo vanno nella stessa direzione. Tutti i vaccini approvati in Europa funzionano molto bene anche contro la variante Delta, purché il ciclo vaccinale sia completo. Contro il ceppo Delta la protezione per i vaccini Pfizer e Moderna scende dal 90-95%, all’85-90%vuol dire che si può infettare il 10-15% di chi è completamente vaccinato. Per AstraZeneca da un livello del 70-75%, si scende al 65-70%.
Uno studio canadese non ancora sottoposto a revisione conferma la tendenza: Pfizer protegge dall’infezione sintomatica della variante Delta all’87%, Moderna al 72% e AstraZeneca al 67%. Tutti sono altamente efficaci contro l’ospedalizzazione o la morte.
3 Chi sono i contagiati con la Delta?
In Israele il 50% dei contagiati sono cittadini completamente vaccinati, l’altra metà sono bambini e ragazzi che non sono ancora immunizzati. La stragrande maggioranza di loro sono asintomatici o lievemente sintomatici.
4 Chi oggi rischia di più il contagio in Italia?
«I più a rischio sono gli oltre due milioni e mezzo di over 60 non ancora vaccinati che potrebbero ammalarsi ancora in modo grave e mandare di nuovo in crisi gli ospedali», avverte Viola.
5 Che cosa dobbiamo aspettarci a settembre con l’apertura delle scuole?
«Entro l’inizio di settembre dovremmo cercare di vaccinare i ragazzini dai 12 anni in su in modo da ricominciare la scuola con meno problemi possibili — suggerisce l’esperta —. Per i più piccoli le cose sono più complicate perché ancora non possono essere immunizzati. Si potrebbe pensare a classi meno numerose, introducendo sistemi di ventilazione come purificatori portatili. Senza dubbio gli studenti dovranno ancora indossare le mascherine. Il sistema di tracciamento si potrà concentrare sugli ambienti scolastici con screening regolari».
6 Quanto è più trasmissibile la variante Delta?
Secondo dati sul campo la variante Delta sarebbe del 60% in più trasmissibile rispetto alla variante Alfa, che era già il 50% più trasmissibile rispetto al ceppo originale di Wuhan. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco il tasso di trasmissibilità della variante Delta ha un valore di R con zero stimato a circa sette: «In assenza di vaccini e altri interventi come mascherine e distanziamento, un singolo caso ne causerebbe in media altri sette».
Corriere della sera