Ok ieri notte dalla Commissione Sanità del Senato al decreto vaccini, su cui il Governo ha autorizzato la fiducia. Oggi è previsto l’approdo del provvedimento in Aula a Palazzo Madama. Durante la seduta notturna la Commissione ha approvato, tra gli altri, l’emendamento che prevede l’istituzione dell’Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrerà la situazione vaccinale degli italiani, e un emendamento che prevede vaccinazioni anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Su quest’ultimo si attende, però, il parere della Commissione Bilancio che arriverà oggi prima dell’approdo in Aula.
Sono queste le novità principali del testo che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione all’asilo (alle elementari, medie biennio delle superiori l’alunno viene comunque ammesso, anche se non vaccinato, però i genitori vanno incontro a una sanzione). Superato il primo giro di boa, con il via libera di Palazzo Madama, il Ddl di conversione (con deadline il 6 agosto) dovrebbe trovare strada spianata alla Camera.
Meno sanzioni a genitori che non vaccinano
L’importo delle sanzioni ai genitori che non vaccinano è stato diminuito. La sanzione massima per i genitori inadempienti passa da 7500 euro (come previsto nella prima versione) a 3.500 euro. Il minimo è fissato a 500 euro e l’entità della sanzione varierà in base al numero di vaccinazioni su cui si registrerà il “no” della famiglia. I genitori non rischiano inoltre la sospensione della patria potestà come nel testo originario.
Ridotte a 10 le vaccinazioni obbligatorie
Tra le modifiche apportate dal passaggio in Commissione a Palazzo Madama, la principale riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10, ovvero: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B (per le quali è prevista una vaccinazione esavalente) e morbillo, parotite, rosolia e varicella (vaccinazione tetravalente). Due punture, dunque, contro dieci malattie infettive. Si aggiungono altre 4 vaccinazioni “consigliate” attivamente dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus.
Possibile vaccinarsi in farmacia
Tra gli emendamenti approvati nei giorni scorsi, uno prevede la possibilità, per i medici, di somministrare i vaccini in farmacia. La misura tuttavia vede contrari gli Ordini dei medici
Il Sole 24 Ore – 11 luglio 2017