«La Commissione europea è al corrente del problema di animali che arrivano in cattivo stato ai macelli in Italia». E’ la risposta del Commissario Ue John Dalli all’interrogazione con cui Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, ha denunciato le condizioni in cui veniva effettuato il carico e lo scarico di vacche e bufale nel foro boario di Vicenza e in un macello in provincia di Avellino ripresi da Striscia la Notizia. Il Commissario Dalli risponde che l’Ufficio Alimentare e Veterinario europeo, già in seguito ad un’ispezione nel marzo 2010, «era giunto alla conclusione che, sebbene il sistema per il controllo delle condizioni degli animali al loro arrivo ai macelli fosse migliorato a partire dal 2008, rimanevano problemi e si era raccomandato alle autorità italiane di adottare azioni appropriate per porre rimedio alla situazione».
Sempre secondo Dalli, «la questione è stata sollevata nuovamente nel corso della missione dell’UAV in Italia nel novembre 2011». Ad oggi se ne attendono i risultati. Sempre il Commissario Ue Dalli fa sapere che «dal gennaio 2012 l’UAV disporrà di cinque ispettori a tempo pieno consacrati al controllo dell’ottemperanza ai requisiti della legislazione Ue in tema di benessere degli animali sia nell’Ue che nei Paesi terzi che esportano verso l’Ue».
«La Commissione – conclude Dalli – ha adottato di recente una relazione sul benessere degli animali durante il trasporto. La relazione conclude che il regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto non è attuato adeguatamente e contempla diverse linee d’azione per migliorare la situazione. Tra le azioni figurano misure d’attuazione relative all’uso di sistemi di navigazione satellitare e una più stretta cooperazione con gli Stati membri»
Il testo della risposta di John Dalli a nome della Commissione
«La Commissione è effettivamente al corrente del problema di animali che arrivano in cattivo stato ai macelli in Italia. Ne è venuta a conoscenza in particolare tramite gli audit effettuati dal servizio d’ispezione della Commissione facente capo alla Direzione generale “Salute e consumatori” (UAV, Ufficio alimentare e veterinario), con sede a Grange, Irlanda.
L’UAV ha ispezionato l’Italia nel marzo 2010. In quell’occasione si era giunti alla conclusione che, sebbene il sistema per il controllo delle condizioni degli animali al loro arrivo ai macelli fosse migliorato a partire dal 2008, rimanevano problemi e si era raccomandato alle autorità italiane di adottare azioni appropriate per porre rimedio alla situazione (1). La questione è stata sollevata nuovamente nel corso della missione dell’UAV in Italia nel novembre 2011. La relazione di tale audit non è stata ancora completata (2).
Dal gennaio 2012 l’UAV disporrà di cinque ispettori a tempo pieno consacrati al controllo dell’ottemperanza ai requisiti della legislazione UE in tema di benessere degli animali sia nell’UE che nei paesi terzi che esportano verso l’UE.
La Commissione ha adottato di recente una relazione sul benessere degli animali durante il trasporto (3). La relazione conclude che il regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto (4) non è attuato adeguatamente e contempla diverse linee d’azione per migliorare la situazione. Tra le azioni figurano misure d’attuazione relative all’uso di sistemi di navigazione satellitare e una più stretta cooperazione con gli Stati membri.
Note:
1. Relazione finale di un audit specifico effettuato in Italia dal 15 al 26 marzo 2010 per valutare l’attuazione dei controlli relativi al benessere degli animali nelle aziende durante il trasporto, 2010-8388 – MR FINAL.
2. La relazione finale della missione dell’UAV in Italia nel novembre 2011 sarà pubblicata su: http://ec.europa.eu/food/fvo/index_en.cfm
3, Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’impatto del regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio sulla protezione degli animali durante il trasporto. COM(2011) 700 definitivo.
4. Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, sulla protezione degli animali durante il trasporto, GU L 3 del 5.1.2005, pag. 1.
31 gennaio 2012