Sulla Gazzetta ufficiale europea dell’11 settembre è stata pubblicata la Comunicazione della Commissione Ue recante le linee guida sull’uso prudente degli antimicrobici in medicina veterinaria che indicano, in particolare, come tale uso prudente possa contribuire a contenere lo sviluppo della resistenza antimicrobica. Le linee guida vanno applicate unitamente alla raccomandazione 2002/77/CE del Consiglio, del 15 novembre 2001, sull’uso prudente degli agenti antimicrobici nella medicina umana, garantendo così un approccio olistico alla lotta contro la resistenza antimicrobica. Esse si inseriscono nella prospettiva di tipo “One Health”. Gli agenti antimicrobici sono stati definiti dal Codex Alimentarius nelle “Linee guida per l’analisi dei rischi legati alla resistenza agli antimicrobici di origine alimentare” e nel “Codice sanitario per gli animali terrestri” pubblicato dall’Organizzazione mondiale per la salute animale.
Nelle linee guida, il termine “antimicrobico” è stato usato in generale e ricomprende gli antibiotici e gli agenti antibatterici, ma esclude gli antivirali e gli antiparassitari. Tale uso è coerente con la formulazione adottata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, dall’Agenzia europea per i medicinali e dal comitato scientifico sui rischi sanitari emergenti e recentemente identificati nel parere scientifico congiunto sulla resistenza agli antimicrobici focalizzato sulle infezioni trasmesse all’uomo dagli animali e dagli alimenti (zoonosi).
Dall’ambito di applicazione delle linee guida sono esclusi i residui di antimicrobici negli alimenti di origine animale e il rispetto dei limiti massimi di residui e dei tempi di attesa, poiché i requisiti della normativa dell’UE in questo settore sono intesi a garantire la sicurezza alimentare.
L’intento delle linee guida è quello di fornire una guida pratica agli Stati membri in materia di sviluppo e attuazione di strategie per promuovere l’uso prudente di antimicrobici, specialmente gli antibiotici, in medicina veterinaria, conformemente all’azione n. 3 del piano d’azione della Commissione. Tali misure possono anche favorire e integrare il controllo della resistenza antimicrobica in medicina umana.
Le linee guida sono rivolte agli Stati membri. Alcuni capitoli o misure specifiche riguardano altre parti interessate, fra cui l’industria, gli allevatori, i veterinari, le associazioni e il mondo accademico.
11 settembre 2015