Le Sezioni riunite di controllo della Corte dei conti, in relazione all’esatta applicazione della norma di cui all’articolo 6 comma 12 della legge 122/2010 – che ha introdotto sia il divieto dell’utilizzo del mezzo proprio sia il conseguente divieto del riconoscimento dell’indennità di rimborso chilometrico a favore del dipendente – nella deliberazione numero 21 del 5 aprile 2011 ammettono la possibilità per gli enti di ricorrere a regolamentazioni interne finalizzate a disciplinare, «per i soli casi in cui l’utilizzo del mezzo proprio risulti economicamente più conveniente per l’Amministrazione, forme di ristoro del dipendente dei costi dallo stesso sostenuti»
Forme di ristoro che, però, «dovranno necessariamente tenere conto delle finalità di contenimento della spesa introdotte con la manovra estiva e degli oneri che in concreto avrebbe sostenuto l’Ente per le sole spese di trasporto in ipotesi di utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto».
Possibilità che viene ammessa dalle Sezioni Riunite a fronte del rischio di un’apertura generalizzata a soluzioni surrettizie dell’utilizzo del mezzo proprio del dipendente quali car sharing, autovetture di servizio, noleggio auto, che possano concretamente comportare una distorsione della norma in questione.
Le Sezioni riunite ricordano comunque in premessa che «il dipendente pubblico può ancora essere autorizzato all’uso del mezzo proprio ma con il limitato fine di ottenere il riconoscimento della copertura assicurativa e giammai di vedere riconosciuto il diritto al rimborso delle spese sostenute, anche nel caso in cui tale mezzo risulti lo strumento più idoneo a garantire il più efficace ed economico perseguimento dell’interesse pubblico». Un richiamo quindi alle amministrazioni che «non possono reintrodurre tramite regolamentazioni interne il rimborso delle spese sostenute dal dipendente. Ove si andasse di diverso avviso, si avrebbe una chiara elusione della ratio ispiratrice contenuta nella norma, volta al contenimento della spesa».
7 giugno 2011 – riproduzione riservata
C.fo. su segnalazione di Franco Cicco