La politica del Bassanese scende in campo per valorizzare e difendere l’Usl 7 da possibili ripensamenti o futuri accorpamenti con un’azienda provinciale. Chiede garanzie sull’erogazione dei servizi e sulla qualità delle strutture sanitarie territoriali e di promuovere lo sviluppo di ulteriori attività specialistiche per rendere la nuova realtà attrattiva al pari delle altre venete. L’appello è indirizzato alla Regione e alla direzione generale della nuova azienda sanitaria nata dalla fusione delle ex 3 di Bassano e 4 Alto Vicentino. A lanciarlo, il comitato dei sindaci del distretto 1 dell’azienda Pedemontana, che corrisponde alla Conferenza dei 28 Comuni della precedente Usl 3. Per rafforzare la presa di posizione, il comitato ha inviato alle 28 amministrazioni un ordine del giorno da sottoporre ai rispettivi consigli comunali. «Li invitiamo ad approvarlo – spiega il sindaco Riccardo Poletto assieme ai colleghi Marica Dalla Valle di Marostica e Carlo Perli di Valstagna – È una sorta di impegno che si assumono nei confronti della comunità e con il quale ribadiscono la necessità, in considerazione della fusione, di non penalizzare il patrimonio dei servizi socio-sanitario locali e di rispettare la pari e reciproca dignità dei due territori con i relativi poli ospedalieri. Il documento chiede inoltre che la nuova realtà, vista come un’anomalia nel nuovo assetto regionale delle Usl, non sia considerata di serie B rispetto a quelle dei capoluoghi». L’ordine del giorno inoltre sollecita un continuo monitoraggio nelle strutture ospedaliere e territoriali affinché siano garantiti, e difesi, i livelli di qualità ed eccellenza, oltre che assicurati il mantenimento delle attuali specialità nei reparti e la sostituzione dei primari e del personale che cessano il servizio. «Proponiamo l’attivazione di un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti delle associazioni impegnate sul fronte della salute – aggiunge Poletto – e di considerare i percorsi storici e le singole specificità delle precedenti aziende 3 e 4 nel processo di riorganizzazione favorendo lo scambio di buone pratiche. Che va portato avanti in sintonia e dialogo con le amministrazioni». Il comitato di sindaci, di cui fanno parte anche Simone Bontorin per Romano d’Ezzelino e Graziella Stefani per Conco, vede nell’Usl 7 un’opportunità. «Non intendiamo sprecarla in nome di ripensamenti e lo diciamo fin da subito – conclude Poletto – l’esperienza della chiusura del Tribunale ci ha insegnato a muoverci in anticipo».
Il Corriere del Veneto – 12 luglio 2017