Sono decine le persone che sarebbero state sentite nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Adria sulla base di un esposto anonimo arrivato alla Procura di Rovigo che riguarderebbe una serie di vicende interne all’Ulss 19, perlopiù legate alla gestione del personale.
Il procuratore della Repubblica Dario Curtarello ha delegato i militari dell’Arma a compiere accertamenti per verificare la fondatezza dei contenuti della denuncia. L’inchiesta è alle battute iniziali e, quindi, c’è il massimo riserbo sugli atti d’indagine. Le questioni al centro dell’esposto sarebbero però le più varie: dai criteri di assunzione e di ingresso all’interno dell’azienda sanitaria, concorsi truccati e relative graduatorie, alle condotte tenute sul posto di lavoro dai dipendenti, assenteismo o altri profili di irregolarità. L’ignoto estensore farebbe anche riferimento a tresche e relazioni tra il personale, che avrebbero avuto un peso sulle scelte riguardanti le posizioni lavorative.
Profili che potrebbero anche non avere, peraltro, alcuna rilevanza penale. Per ora nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati e ci vorranno settimane per trarre le prime conclusioni. In ogni caso i carabinieri indagano e hanno già ascoltato, pare, un centinaio di persone tra i dipendenti dell’azienda sanitaria adriese. Nei prossimi giorni sarebbero già fissati altri colloqui.
Finora, a quanto trapela, sarebbero stati sentiti i dipendenti dei reparti di ortopedia, pronto soccorso e oncologia. Ora l’attenzione degli investigatori si sposterebbe al personale amministrativo. Insomma, si tratterebbe di un’indagine ad ampio raggio su diversi aspetti della vita dell’Ulss 19, volta ad accertare la fondatezza di quanto sostenuto dall’esposto di cui potrebbero essere autrici anche più persone.
Il Gazzettino – 4 marzo 2011