Gli esperti avrebbero ritrovato nelle uova prodotte dall’azienda una concentrazione di diossina (PBC) fino a sei volte superiore a quella consentita per legge.
Quando mancano pochi giorni a Pasqua le autorità sanitarie tedesche hanno lanciato un allarme diossina nelle uova. Nel mirino è finita un’azienda biologica del Nordreno Vestfalia, con 25mila galline, che è stata posta immediatamente sotto sequestro. Gli esperti avrebbero ritrovato nelle uova prodotte dall’azienda una concentrazione di diossina (PBC) fino a sei volte superiore a quella consentita per legge. Secondo lo Spiegel l’azienda avicola incriminata rifornisce prevalentemente i grandi supermercati del Land.
Nei primi mesi dell’anno scorso era scoppiato in Germania un altro scandalo diossina: 4.709 allevamenti erano stati chiusi a causa della vendita di mangimi alla diossina a numerosi allevatori del paese.
Il Sole 24 Ore – 5 aprile 2012