Due positività – ad Ancora e Roma – su 114 campioni analizzati. In Italia il fipronil, l’insetticida prodotto in Belgio e utilizzato anche sulle uova di allevamenti olandesi, è arrivato ma al momento sembra non in modo massiccio. E alcune non erano importate ma italiane. Lo rende noto il Ministero della Salute: “Si tratta di uova prodotte in Abruzzo – afferma il direttore generale della sicurezza alimentare, Giuseppe Ruocco – e che noi abbiamo trovato in un centro di confezionamento in provincia di Ancona. Questa è una novità, ma non lo escludevamo, perchè il Belgio aveva segnalato che il prodotto poteva essere stato utilizzato anche in Italia, poi lo aveva ritrattato”.
Dopo che la scorsa settimana un’azienda di distribuzione emiliana con il deposito in un’altra regione ha fatto sapere di aver comprato dei derivati a rischio (bianco e rosso d’uovo pastorizzati) perché provenienti dai Paesi Bassi, sono partite le verifiche. Intanto tutti i 240 quintali di prodotto della ditta emiliana sono stati bloccati, poi Nas, ministero e Regioni hanno avviato una serie di controlli a campione, in negozi e allevamenti nostrani. Ora si lavora per capire la fonte di contaminazione di quei due campioni, che dovrebbero essere sempre dei derivati, né uova intere né prodotti finiti quindi.
Ma intanto a Milano emerge un altro sequestro, precedente alle ispezioni ministeriali e relativa proprio a derivati: si tratta di una partita di omelette surgelate, scoperte grazie a verifiche effettuate dall’Ats (l’ex Asl) della città metropolitana di Milano con i Nas, che sono risultate prodotte con “uova contaminate dal Fipronil”. Il sequestro “riguarda 127 confezioni (che riportano la data di scadenza al 16 febbraio 2018), di cui, dal 29 giugno scorso, 117 sono già state distribuite al consumatore finale”.
“Ad oggi – fanno sapere dal ministero alla Salute – sono stati effettuati 42 campionamenti conoscitivi dai Nas su prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati, 181 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati, 60 campionamenti dagli Uffici periferici del ministero della Salute per gli adempimenti comunitari (UVAC), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta. Sono stati inoltre gestiti, con segnalazioni alle autorità territoriali e attività di rintraccio, i sei messaggi sul sistema di allerta comunitario Rasff che riguardavano anche l’Italia”. Il materiale prelevato è stato consegnato agli istituti zooprofilattici, che fino ad ora hanno analizzato 114 campioni. “Sono state rilevate due positività con conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l’adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi. L’attività delle autorità sanitarie centrali e periferiche prosegue, anche alla luce di quanto concordato nel corso di una riunione di verifica e coordinamento con le autorità regionali e i Carabinieri Nas in corso questa mattina presso il ministero”.
Repubblica – 22 agosto 2017