Si sa, organizzare la partenza per le ferie è un po’ come gestire le grandi manovre, tra figli eccitati, bagagli, cani o gatti da sistemare. Ancor di più se a muoversi sono gli «Obamas», e il cane è il «First Dog» Bo.
Questa estate il presidente ha deciso di concedersi otto giorni di relax a Martha’s Vineyard sulle coste del Massachusetts, nella villa di un amico, un facoltoso uomo d’affari di Chicago, lontano dallo stress della capitale, dai problemi di disoccupazione e budget, dalle crisi mediorientali e dagli scandali legati alla sicurezza. Una settimana con famiglia e amici tra partite a golf, passeggiate sulla spiaggia e acquisti alla libreria «Bunch of Grapes».
Ma a sollevare un polverone ha provveduto il viaggio in solitario di Bo a bordo di uno degli MV-22 Ospreys, della flotta Marine One, per raggiungere i padroni in villeggiatura. Gli Obama infatti sono partiti per conto loro prima, facendosi raggiungere solo più tardi dal First Dog, accompagnato dai bagagli e da un congruo numero di persone, tra entourage e Secret Service. Tutto è nato da una foto scattata a Michelle sdraiata sul prato accanto al suo cane d’acqua portoghese (questa la razza di Bo), che la First Lady ha «postato» su Twitter e Instagram.
In pochi minuti si è scatenata l’offensiva repubblicana, e i militanti del web hanno risposto facendo rimbalzare le immagini del cane presidenziale che scende dalla scaletta del Marine One tenuto guinzaglio da uno degli uomini dello staff della Casa Bianca. Il cane è sotto la stretta sorveglianza degli agenti della sicurezza, così come borsoni e valigie giunti da Pennsylvania Avenue assieme a due reti piene di palloni da basket, losport preferito da Obama. La scena si presta alla più classica delle polemiche estive: il presidente in vacanza nel lusso mentre il Paese fatica a rimettersi in piedi da solo. Con l’aggravante che, oltre ai soldi spesi per sistemare le decine di agenti del Secret Service e tutte quelle sostenute per il cerimoniale, questa volta si è mobilitato persino un MV-22 Ospreys, un aereo ibrido che decolla come un elicottero ma vola come un aeroplano. È la prima volta che accade nella storia della Casa Bianca e fa scandalo che sia stato usato per il trasporto di Bo e dei palloni presidenziali. Il sito conservatore Drudge Report urla all’indecenza e candida il «Bo-Gate», a scandalo dell’estate, mentre lo stratega repubblicano Holly Robichaud avverte che Obama si sarebbe dovuto limitare a una soluzione più economica come Camp David. A prendere le difese degli Obama sono, però, gli isolani di Martha’s: «A noi fa bene averli qui», spiega un commerciante mentre mostra una maglietta «2013: I vacationed with Obama». E assicura che tra poco arriverà quella di Bo ai comandi dell’MV-22.
La Stampa – 13 agosto 2013