A fine settembre, a Marostica, i Servizi Veterinari dell’Azienda ULSS 3 hanno organizzato un incontro con le Associazioni che si occupano di protezione animale: Enpa, Lega per la protezione del cane, Lav, Anpana, Lac.
L’argomento trattato è stato il grado di attuazione dell’anagrafe canina e le possibili iniziative per incrementare l’iscrizione dei cani da parte dei proprietari.
Nel corso dell’incontro sono stati preliminarmente illustrati i risultati dell’attività di recupero di cani da parte del personale dei Servizi Veterinari nel territorio dei Comuni dell’Azienda Sanitaria n.3 Bassano del Grappa.
Il fenomeno del cosiddetto “randagismo”, diversamente da altre aree del Paese ove si constata la presenza di cani stabilmente liberi e senza proprietario, non rappresenterebbe un problema nel nostro comprensorio in quanto riconducibile ad animali “vaganti” che si sono sottratti alla custodia dei proprietari e si sono smarriti. In genere la presenza di questi soggetti liberi viene prontamente segnalata dalla cittadinanza e, nella maggioranza dei casi, il recupero è quasi immediato.
Purtroppo però si è constatato che molti cani catturati, non essendo identificati con microchip e non risultando iscritti in anagrafe canina regionale, non possono essere restituiti ai proprietari.
Questi animali, necessariamente, devono essere ospitati nel canile rifugio intercomunale, talvolta anche per periodi molto lunghi, in attesa di essere dati in adozione. Le conseguenze, in termini di impegno e di costi per accudirli, sono immaginabili.
Nel 2012, a fronte di 563 catture, solo per 342 cani è stata possibile la restituzione ai proprietari grazie ai microchip.
Questa percentuale (61%), stabilmente in linea con quelle degli anni precedenti, se proiettata su tutta la popolazione canina registrata in anagrafe nel nostro territorio, fa presumere che vi siano ancora circa 10.000 cani non identificati.
Nell’incontro è stato quindi rappresentato alle Associazioni protezionistiche un programma finalizzato a far aumentare in modo significativo la percentuale di cani regolarmente identificati e iscritti in anagrafe.
L’obiettivo dovrebbe essere raggiunto, con la collaborazione delle stesse Associazioni e dei Comuni, attraverso attività da svolgersi in due tempi, prevedendo:
inizialmente, a partire dai prossimi giorni, una campagna di informazione che, avvalendosi dei mezzi di informazione locale e di uno specifico volantinaggio, sensibilizzi la popolazione sugli obblighi in ordine all’identificazione dei cani ed all’iscrizione in anagrafe canina regionale;
a seguire, una serie di controlli a sondaggio sui cani, nei luoghi di detenzione, per verificare se regolarmente identificati con microchip.
Al riguardo, si ricorda che il proprietario che non identifica e non iscrive il proprio cane all’anagrafe canina incorre nella sanzione amministrativa di 75,00 euro (art. 5 Legge 281/1991).
8 novembre 2013