Oggi pomeriggio gli eurodeputati e i Ministri delle politiche alimentari dell’UE si incontreranno per trovare un accordo nell’ultimo passaggio del nuovo regolamento sui prodotti alimentari. L’accordo riguarderà, in particolare, il punto sui cibi che derivano dalla clonazione.
Al riguardo il Beuc, l’Associazione europea dei consumatori, sottolinea alcuni aspetti della questione: “La maggior parte dei consumatori europei non vuole che prodotti clonati vengano utilizzati per la produzione di cibi; l’84% dei cittadini è preoccupato per gli effetti a lungo termine sulla salute e sulla sicurezza. Inoltre, data l’assenza di tracciabilità e di etichettatura, i consumatori non hanno possibilità per sapere se il loro cibo o il loro latte sia stato prodotto da cloni o no”.
Il Beuc ricorda che l’Efsa, di recente, ha riconosciuto che ci sono delle incertezze scientifiche nell’utilizzo dei prodotti clonati. Per questo il Beuc chiede ai negoziatori che la proposta della Commissione Europea di sospendere per 5 anni la clonazione animale a scopi alimentari, l’utilizzo di animali d’allevamento clonati e la commercializzazione di alimenti provenienti da essi, venga estesa fino a quando il gap di conoscenza sia colmato e venga assicurata la libera scelta al consumatore.
“I sondaggi mostrano chiaramente che i consumatori non vogliono alimenti derivanti da prodotti clonati per i loro figli – ha dichiarato il Direttore Generale del Beuc, Monique Goyens – Questo non porta loro alcun beneficio e i consumatori non hanno i mezzi per distinguerli dai cibi convenzionali. Anzi peggio: latte e carne che derivano da discendenti di animali clonati potrebbero essere legalmente venduti oggi all’interno dell’UE, con l’etichetta “organico”, che confonde i consumatori che acquistano questi prodotti, facendo calare la loro fiducia nel marchio “organico”.
helpconsumatori.it – 1 febbraio 2011