«Un percorso comportamentale per correggere i difetti caratteriali», è la cura che Palazzo d’Accursio ha predisposto per Slay, meticcio di American Stafforshire di quattro anni che il 25 agosto ha aggredito e ucciso un piccolo Yorkshire.
Il proprietario,un ragazzo di 23 anni, dovrà fare seguire a Slay una rieducazione: dopo le prime valutazioni di un veterinario specialista dell’Ausl, sarà necessario il monitoraggio di un addestratore che valuterà i miglioramenti.
L’ordinanza firmata dal sindaco Virginio Merola usa il pugno duro contro il cane «difficile». Per il Comune quanto successo potrebbe ripetersi e quindi diventare un pericolo per persone e altri animali. I «correttivi» prevedono l’uso della museruola a gabbia e del guinzaglio nelle aree pubbliche, Slay potrà correre libero solo nelle aree di sgambatura nei parchi, ma anche in quei casi dovrà indossare la museruola per evitare che combini altri guai. Poi ci sarà il recupero comportamentale: il veterinario analizzerà il carattere del cane, gli eventuali errori di gestione e se necessario studierà un percorso rieducativo da fare con l’addestratore.
La relazione del veterinario dovrà essere mandata in Comune entro tre mesi, dovrà arrivare anche quella dell’addestratore «in cui vengano riportati i progressi ottenuti». E non è ancora finita, perché il cane dopo le visite speciali dovrà essere controllato periodicamente da un professionista per ulteriori verifiche.
Prima di questo caso, Palazzo d’Accursio era dovuto intervenire su altri cani pericolosi. Nel giugno 2012 era toccato a Ugo, un cucciolo che vive sui colli con il vizio di mordere i ciclisti: era finito agli «arresti domiciliari», potendo uscire nel giardino solo se accompagnato dal padrone. Pochi mesi prima a Vlad, un altro American Stafforshire, era invece stato imposto di portare la museruola anche in casa in presenza di estranei e bambini.
Mauro Giordano – Corriere di Bologna – 13 settembre 2013