Il Veneto rivoluziona le norme che regolano la “vita di relazione” degli animali da compagnia che, se accompagnati, potranno avere accesso a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico, compresi i giardini, i parchi e le spiagge. Naturalmente dovranno essere muniti di museruola e di guinzaglio. Un passo avanti che il consigliere di Italia dei Valori Gennaro Marotta, che ha inserito un suo emendamento nella legge che vieta di tenere gli animali alla catena, legge regionale n. 17 del 19 giugno 2014, pubblicata sul Bur n.62 del 24 giugno. Il nuovo testo pone la regione Veneto tra le più innovative d’Italia. Prevede infatti la possibilità per i Comuni di destinare aree ad hoc per gli animali, dove possano muoversi liberamente, quindi senza guinzaglio, sotto la sorveglianza dei proprietari. Zone attrezzate con acqua, contenitori per le deiezioni, spazi d’ombra.
Gli animali potranno accedere a tutte le aree pubbliche, compresi giardini, parchi e spiagge, salvo espresse e motivate deroghe. Non più, come accadeva prima, solo dove era espressamente loro consentito
Le nuove disposizioni sono inserite in un pacchetto ben più ampio che “cancella” la catena, presentato dal consigliere regionale e presidente della V. Commissione Leonardo Padrin. Legge che introduce il divieto dell’utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di contenzione, su suolo privato, salvo che vi siano ragioni sanitarie documentabili e certificate dal veterinario curante o per misure urgenti e solamente temporanee di sicurezza. Inoltre vengono indicate le peculiarità che devono avere le strutture destinate ad ospitare cani e gatti e le modalità ed anche quali norme devono seguire i privati cittadini
Dal 2002 l’accessibilità alle spiagge per gli animali non è più di competenza delle Capitanerie di Porto, ma direttamente delle Regioni, che posso delegare ai singoli Comuni. Ma tra divieti e cartelli trovare uno spazio per passeggiare, accompagnati da un animale domestico, non è semplice, visto soprattutto che le regole variano spesso tra un comune e l’altro.
Ci saranno però anche divieti. Agli animali da compagnia non è infatti consentito l’accesso in aree destinate e attrezzate per particolari scopi, come le aree giochi per bambini, quando a tal fine sono chiaramente delimitate e segnalate con appositi cartelli di divieto.
E c’è pure una norma finanziaria per sostenere queste nuove regole. La Regione stanzierà 50.000 mila euro, prelevandoli dal “Fondo speciale per le spese correnti” per gli esercizi 2012 e 2013, del bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014.
Nonostante il 40 per cento degli italiani possieda almeno un animale domestico, solo il 22% lo porta con sé in vacanza. Un po’ per la scarsa offerta, ma soprattutto per carenza di informazioni e regolamentazioni poco chiare.
26 giugno 2014