Per chi lavora nel settore è fin troppo facile conoscere le falle del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, la banca dati di Agea, l’agenzia nazionale che gestisce tutta l’agricoltura italiana: dalla produzione del latte, a quella di olio e vino e attraverso cui passano tutti i finanziamenti al settore. Sul territorio l’Agea lavora al fianco degli assessorati regionali all’agricoltura e si avvale dei Centri di Assistenza Agricola che svolgono attività di supporto ai produttori per le domande di contributi comunitari e nazionali. Ed è proprio in questi uffici che è nata la truffa, senza che in Agea se ne accorgesse qualcuno. Così in Provincia di Bari, un funzionario dell’assessorato all’agricoltura ha presentato domanda per prendere contributi pubblici su alcuni terreni agricoli, sostituendosi ai legittimi proprietari.
LA TRUFFA – Il meccanismo è semplice, e chi conosce la materia lo sa bene. Si accede al Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), si vede chi non ha fatto richiesta di contributi, e si presenta la domanda attraverso un’autodichiarazione d’affitto, all’insaputa del vero proprietario. In questo caso però qualcosa non ha funzionato. Quando uno dei veri proprietari è andato in un centro di assistenza agricola per chiedere informazioni sui suoi terreni ha scoperto la truffa e ha denunciato tutto alla procura di Bari. Oggi questi contratti non dovrebbero essere più possibili… ma intanto chi ha dato ha dato, e non si sa in quanti hanno preso. Ora il funzionario autore della truffa risulta indagato. Ma per un truffatore ‘beccato’, chissà quanti altri l’hanno fatta franca ottenendo contributi che non spettavano loro.
luca.chianca@reportime.it – 19 marzo 2012